Come scegliere la musica da matrimonio perfetta per il giorno più bello? Ecco qualche consiglio.
Partiamo dall’ingresso della sposa: generalmente, le scelte più gettonate sono: il Coro Nuziale di Richard Wagner, dall’opera Lohengrin, e la Marcia Nuziale composta da Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy per la commedia shakespeariana Sogno di una notte di mezza estate; ma alcune coppie preferiscono brani meno “classici” per loro più “rappresentativi”. In questo caso, chi si sposa con rito civile ha maggiore libertà, in quanto in chiesa non è possibile eseguire qualsiasi brano. In caso di matrimonio religioso, in particolare cristiano, i canti da intonare durante la celebrazione vengono indicati dagli sposi, ma è possibile delegare questa scelta al celebrante.
Durante il ricevimento ci si può sbizzarrire con la musica da matrimonio. Il primo interrogativo è: musica dal vivo o diffusa? Se non si è all’aperto o nel caso in cui l’ambiente non sia molto grande e non fosse presente un posto specifico per i musicisti, meglio evitare la musica dal vivo perché il volume sarebbe troppo alto e la band si troverebbe più vicina ad alcuni tavoli, e consumare il proprio pasto con musica assordante non è molto confortevole. Al contrario, se la sala è ampia e prevede uno spazio apposito, il gruppo musicale potrebbe rivelarsi un’ottima scelta. Ma ricordate che lasciare alla band totale libertà su cosa suonare è un rischio: la musica sgradita è dietro l’angolo, quindi il consiglio è di dare ai musicisti quanto meno delle linee guida sui generi musicali preferiti.
Con la musica diffusa si rischia meno: basta confezionare un CD con i brani preferiti, et voilà! Musica gradita assicurata praticamente a costo zero. Lasciare ai proprietari del locale la scelta della musica, invece, sarebbe un grande errore, sempre perché si potrebbe incorrere in brani non graditi (ad esempio, c’è chi pensa che le canzoni generalmente utilizzate per il periodo di carnevale possano essere adatte ai ricevimenti…).
In entrambi i casi, quando gli sposi scelgono personalmente la propria musica da matrimonio, dovrebbero tener conto anche degli invitati! Perciò attenzione a non scegliere musica troppo lenta o troppo rumorosa; meglio optare per un mix di musica tranquilla e movimentata. Redigere una scaletta dei brani è importante per far sì che gli invitati non si addormentino o non si infastidiscano.
Scegliendo un unico genere musicale, invece, si rischia la monotonia. Un esempio? Il jazz, genere apprezzato non da tutti, ma che è spesso considerato perfetto per i ricevimenti. Optate per un genere specifico solo se veramente vi appassiona! Oppure scegliete solo alcuni brani di quel genere da mixare con altri.
Non esistono regole fisse per scegliere la musica da matrimonio, solo piccoli accorgimenti e un’unica regola d’oro: optare per il giusto mix di gusto personale e raffinatezza.
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