Riutilizzare vecchi oggetti dismessi è sempre più un arte: perché allora non recuperare una tecnica antica, ma bellissima? Diamoci al riciclo creativo con il découpage!
Il découpage venne inventato dai mobilieri veneziani del ‘700 per accorciare i tempi di realizzazione di mobili laccati a cineseria, utilizzando stampe ritagliate e poi dipinte.
Per decorare, secondo questa tecnica, è possibile usare materiali diversi come carta velina, carta da regalo, ritagli di riviste, pezzi di tessuto sottile: l’importante è prendere in considerazione solo prodotti flessibili perché più semplici da applicare su superfici curve. Attenzione che le immagini siano stampate su un solo lato, altrimenti una volta incollate, si vedranno entrambi disegni.
Scegliete disegni e stampa che preferite, ritagliatele e poi dedicatevi alla composizione che vorreste realizzare, posizionando le forme sulla superficie da decorare, valutando consistenza e macchie di colore.
Preparate la superficie pulendola, asciugandola e levigandola. Mettete uno strato sottile di colla vinilica sull’oggetto e sul retro dei ritagli. Attaccate un pezzo per volta, cercando di farlo aderire al meglio con un rullo o con il dito: continua cotesì finché non avete ottenuto il risultato desiderato.
Una volta che il tutto si sarà asciugato, passate della vernice trasparente fissativa o una lacca: più mani passeremo più il risultato sarà migliore! Infine passate tutta la superficie con una carta vetrata per togliere le imperfezioni.
Serve solo prenderci un po’ la mano, poi potrete sbizzarrirvi tantissimo, dando libero sfogo alla vostra fantasia cimentandovi anche nel riciclo creativo con il découpage!
Seguendo i passi già spiegati, potrete utilizzare materiali di riciclo sia per le superfici da decorare, sia le forme da ritagliare, dando così nuova vita a mobili, piatti, ninnoli, cofanetti e chi più ne più ne metta. Ma non solo, anche creare nuovi oggetti carini ed interessanti: per esempio, partendo da dalle semplici bottiglie di vetro, potrete creare dei soprammobili originali.
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