Il burro ha passato dei periodi non facili negli ultimi anni, è stato demonizzato perché grasso, molto calorico e ricco di colesterolo. Ma veramente il burro fa male? Vediamo insieme i pregi e difetti del burro, croce e delizia dei buongustai.
PRINCIPI NUTRITIVI
Il burro è costituito dal 16% di acqua e non meno dell’80% di grassi, con un valore quindi di 750 calorie medie per 100 grammi di prodotto e 250 mg di colesterolo. A questo è dovuta la sua pessima fama! Tuttavia negli ultimi anni numerosi studi hanno dimostrato che il burro possiede anche molti pregi, ad esempio fornisce alcune vitamine liposolubili come la A, la D e la K2 che aiutano proprio a prevenire l’insorgere di malattie cardiovascolari e del diabete.
Il burro mantiene tutte le sue proprietà benefiche se consumato crudo e la quantità giornaliera consigliata consiste in un cucchiaio, pari circa a 15 grammi, che apporterebbe al nostro organismo circa il 3% di grassi di grassi saturi quotidiani consigliati dai Larn (livelli di nutrienti di riferimento per la popolazione italiana).
IL BURRO BIOLOGICO
Parlando di pregi e difetti del burro è necessario fare delle distinzioni: il biologico, come il burro Dalla Torre della Val di Non, infatti è preferibile perché è maggiore la concentrazione di sostanze protettive come la vitamina K2, della quale ho parlato prima. Inoltre si evita il rischio di ingerire dosi massicce di antibiotici poiché negli allevamenti biologici non sono utilizzati.
VALUTARE LA QUALITÀ
Se desiderate un burro di alta qualità dovete cercare sulla confezione la dicitura “burro di panna da centrifuga” oppure “burro di centrifuga”, ad indicare la separazione di panna e latte a basse temperature. Se invece sul pacchetto è indicato semplicemente burro, si intende quello “da affioramento”, di minore qualità e proveniente dalla lavorazione del latte utile a produrre formaggi semigrassi come il parmigiano. Non è indice di qualità il colore più o meno giallo, che invece dipende dalla stagione o dalla quantità di carotene presente nel mangime degli animali.
MEGLIO BURRO O MARGARINA?
Il burro è sicuramente preferibile poiché la margarina è un grasso che non esiste in natura. Se siete vegani la margarina è la scelta più semplice perché è di derivazione completamente vegetale e si acquista facilmente al supermercato. Preferite le margarine ottenute con un procedimento fisico di separazione degli acidi grassi da quelli insaturi. Anche il burro di soia è una valida alternativa, ma così come per la margarina è importante imparare a leggere le etichette, per evitare di acquistare prodotti contenenti olio di palma.
Tuttavia le opzioni che si sposano bene con la dieta vegana ci sono: si può consumare con moderazione l’olio di semi, si può scegliere la panna di soia, poco calorica, oppure la polpa di avocado biologico, gustosa e completamente naturale.
Credits: SoulKitchen, Benetti
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