La casa dei trentenni è di solito dotata di oggetti d’arredo essenziali.
Non più incasinata come quella in condivisione fino a pochi anni prima con gli altri studenti fuorisede, né un accumulo di belle cose collezionate durante tanti anni.
La casa dei trentenni è di solito un primo grande approccio alla vita da indipendenti, dove ogni oggetto è posizionato per godersela.
Il primo elemento di cui far partire un elogio è il divano.
Se a vent’anni ogni sera potevate essere fuori a vagare con gli amici senza orari, a trent’anni il divano diventa il compagno delle vostre serate.
Uscite ancora con gli amici, ma dopo una giornata di lavoro, spesa e cena improvvisata, avete già impostato lo streaming della serie preferita da gustarvi in santa pace, stravaccandovi sul divano senza vergogna.
Se a vent’anni potevate mangiare a qualsiasi ora e qualsiasi cosa, adesso probabilmente non disdegnate una tavola e una sedia comoda da condividere con gli stessi amici con i quali vagavate di pub in pub fino a qualche anno prima. Non avete abbandonato la voglia di darvi appuntamento in un locale, ma il passaggio tra la pizza nel cartone e la cena perfettamente imbandita è lui, l’aperitivo, economico e soddisfacente.
Ma capita che lo dirottiate in casa, quindi, ecco che diventano fondamentali: i piatti come si deve.
E’ necessario che vi debba ricordare quanti piatti sbeccati, di colore diverso, accompagnati da bicchieri ex contenitori di nutella, avevate meno di 5 anni fa?
Adesso offrire un aperitivo in casa è un altro modo per passare una serata tra amicizia e creatività in cucina, e non possono mancare stoviglie che rispecchiano la vostra personalità.
Visto che ci stiamo dirigendo in cucina, ecco l’immancabile presenza di due amici di vita, due elettrodomestici che risolvono gran parte dei vostri momenti di corsa: il microonde e il bollitore. Quante volte invece di aspettare che l’acqua sia pronta, risolvete la situazione lasciando fare al bollitore, senza perdervi i pettegolezzi in tavola?
Gli amici sono andati via, avevate vent’anni e dicevate “sono le 4, lavo tutto domani”.
Gli amici sono andati via, avete trent’anni. Sono le 11.30, per voi lava la lavastoviglie.
Tempo fa, poi, occuparvi di qualcosa in casa toglieva tempo allo studio e al divertimento. L’unica cosa di cui vi occupavate era rifare il letto. Nemmeno tutti i giorni.
Ora ne avete trenta, all’orizzonte sapete che vi occuperete, un giorno, di qualche bambino. Forse avete un fidanzato e allora sapete già di cosa parlo.
Oggi vi occupate volentieri di elementi che prima non c’erano, le piante, che troneggiano vicino alla finestra.
Ognuno di voi si ritroverà in qualcuno degli oggetti citati, alcuni probabilmente non vi rispecchiano.
Ma ce n’è uno davanti al quale potrete smetterla di storcere il naso, perché ce l’avete anche voi. E’ lì, lo state usando proprio ora. Non potete farne a meno (ma prima potevate, per questioni generazionali).
La wireless. La wireless, ragazzi. Potreste mai fare senza?
Infine un oggetto simbolo di tutta una serie di nuove presenze comparse da un momento all’ altro, perché anche il bagno potrebbe non essere più lo stesso.
C’è chi dice che il suo ha assunto una nuova personalità da quando è comparso per il bimbo. E’ il riduttore per il water, può confermarvelo il mio amico Papà Francesco. Eh, si fa chiamare così da quando è trentenne.
immagini: buru-buru – civico4 – artisignexplosion
Riccardo Renda dice
Wireless e micronde… ahahah una fantastica sintesi!
marianna dice
…cacchio il bollitore!!! ecco perche’ mi dicono che non cresco mai.. sara’ la prima cosa che comprero’domani.. ultimo pezzo di una collezione ahime’ quasi perfetta! grazie del consiglio!