Pochi giorni fa mi sono imbattuta in un link davvero interessante. E’ la protesta verbale di Susan che è contro l’ appuntamento. Essa infatti sostiene, come vedremo, in qualche stralcio dell’articolo, che l’appuntamento sia una cosa fasulla, inculcataci nella testa e che abbia il misero scopo di far girare l’economia. E’ un gioco di ruoli povero, senza uno scopo aulico. E dopo essere stata denigrata per non aver mai avuto l’Appuntamento, ha deciso di accettare tutti gli appuntamenti che le venivano dati. E così in 9 mesi è uscita con 98 uomini. Uscita, come ben sottolinea, non vuol dire andarci a letto. Anzi! E’ riuscita a capire il meccanismo dell’appuntamento e ce lo spiega in questo interessantissimo articolo.
Ma leggiamo assieme (riportiamo parte del testo) quello che Susan dice.
“Odio gli appuntamenti. Gli appuntamenti sono solo una prima annusata civettuola a quello che potrebbe essere costruito in seguito. Niente di più, niente di meno. E come i cani da slitta costretti a stare legati in fila, la mia anima si agita al solo pensiero di dover “fare il passo avanti” per guadagnarmi un a misera annusata d’approvazione da parte di un uomo.C’è il grande mito che è stato inculcato in tutte le donne che “avere un appuntamento” sia divertente, e che come donne dovrebbe piacerci. Sono convinta che si tratti di una cospirazione costruita per garantire una sorta di ritorno economico continuo: le donne sono costrette a comprarsi nuovi vestiti e trucchi, mentre gli uomini sono attirati in esorbitanti ristoranti per dimostrare i loro meriti.”
“Ero stata a lungo criticata per non avere mai avuto ufficialmente un appuntamento. Nel tentativo di porre fine a questa critica, ho deciso di dire “si” a qualsiasi uomo piacevole che me l’avesse chiesto. Così ho avuto 98 appuntamenti in 9 mesi.Ero stata a lungo criticata per non avere mai avuto ufficialmente un appuntamento. Nel tentativo di porre fine a questa critica, ho deciso di dire “si” a qualsiasi uomo piacevole che me l’avesse chiesto. Così ho avuto 98 appuntamenti in 9 mesi.”
E ora ci spiega cos’ha imparato dai suoi 98 incontri.
“Gli uomini mettono in mostra le loro carte mentre le donne si comportano come le mucche, i maiali e i cavalli che sfilano per vincere il Nastro Blu. Gli uomini sciorinano le loro amicizie celebri e mettono in chiaro le loro posizioni di potere e influenza. Elencano i loro viaggi in città straniere, chiamano le loro macchine con il nome della casa di produzione e fanno la lista delle loro case in posti prestigiosi. Fanno ciondolare i loro giocattolini davanti ai nostri occhi nella speranza che morderemo l’esca. Strano a dirsi, loro non sono l’esca. Le loro cose sono l’esca.Nel bel mezzo della loro parata di giocattoli, gli uomini desiderano ardentemente vedere i nostri occhi dilatarsi per l’interesse. “
“Ho avuto un sacco di amore di connessioni vere. Ma non ho avuto appuntamenti, di per sé. Non in questa forma. Mentre mi piacerebbe esserne capace, non mi interessa abbastanza sfilare per l’approvazione di un uomo. Non voglio aspettare che il telefono suoni domandandomi se chiamerà o ossessionarmi su quello che ho detto o non ho detto nel nostro appuntamento. E rifiuto assolutamente di andare avanti con la “sex card.” Anche se è la forma più efficace di adescare… perché sbandierare la carta del sesso quando ancora se è lui che voglio? Così che lui mi voglia?”
“Preferisco ancora il metodo vecchia scuola della connessione, in cui io faccio le mie cose e semplicemente succede che incontri una persona speciale. Che io stia portando fuori il cane o in palestra, sono dove voglio essere e sto vivendo la vita che amo. E ci incontriamo. Naturalmente. Genuinamente. La scintilla basta a creare la connessione. E ci completiamo.”
Dopo che avete attentamente letto quello che vi abbiamo riportato, dopo che avete letto l’articolo integralmente,care donne tocca a voi!
E’ inutile nascondersi dietro finti moralismi, dietro parole di facciata e di retorica. Questo argomento deve scatenare un dibattito sincero, deve smuoverci al punto di dire e scrivere la nostra sincera opinione.
Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con Susan? O pensate che sia semplicemente una provocazione per far parlare di sè?
A voi la parola!
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