L’evoluzione tecnologica rende obsoleta qualsiasi cosa, anche la più recente, anche la più innovativa. Il progresso e l’evoluzione sono i trend del momento. Pochissimo tempo fa è uscita una notizia a dir poco sensazionale.
Avete presente che cos’è una stampante 3D? Con questa stampante si può ricreare in scala qualsiasi cosa. Praticamente con la stampante 3D è possibile, partendo da un disegno, riprodurre materialmente l’oggetto disegnato. E già questa è una notizia da lasciare a bocca aperta ma quello che tra poco leggerete vi lascerà leggermente choccati.
Stampante 3D che stampa tutto il cibo che desideriamo, per consentirci di mangiarlo, ovviamente.Sogno o realtà?
La Natural Machine, azienda con sede a Barcellona, è pronta infatti a lanciare sul mercato la Foodini, prima “stampante” per cibo.Per preparare la cena con l’aiuto della stampante-chef, spiega Lynette Kucsma co-fondatore della società, basterà scegliere una ricetta sul tablet con il quale Foodini è collegata, caricare con gli ingredienti freschi le capsule, fornite con la stampante, e aspettare.Sarà possibile aggiungere anche un tocco personalizzato, tramite delle modifiche che verranno applicate direttamente al modello.
Tutte le appassionate di cucina staranno sbattendo gli occhi incredule mentre coloro che proprio non sopportano di cucinare stanno già saltando dalla gioia. Il prototipo per cucinare biscotti, barrette di cioccolato, panini, pizze e anche ravioli dovrebbe uscire forse a metà 2014 e bisognerà essere disposti a sborsare circa mille euro.
Lynette Kucsma, il cofondatore (ex PR manager per Microsoft) ha affermato che il target del prodotto è diretto alle case famiglia o ai grandi ristoranti, ma non ha nascosto il suo interesse anche per le famiglie che, con questo dispositivo, potrebbero ad esempio realizzare del cibo con la forma di un personaggio dei cartoni animati, in modo da spingere i figli a mangiare con più piacere.
Le capsule contengono esclusivamente ingredienti naturali al 100% – ha spiegato Kucsma – e saranno vendute anche nei negozi alimentari al dettaglio, che oltre a fornire le ricariche agli utenti, potranno vendere al dettaglio il cibo realizzato con Foodini.
Un portavoce della società che produce la stampante spiega: ”Foodini è in grado di progettare il cibo in forme diverse, fare una quiche a forma di un dinosauro, creare immagini con le salse che i bambini possono riempire con verdure, o scrivere messaggi sul pane tostato per la colazione”.
Per ora questa notizia sta facendo praticamente il giro del mondo e tutti aspettano impazienti di vederla all’opera. Quello che è certo che se la Foodini diventasse un elettrodomestico comune nelle famiglie, addio corsi di cucina, addio libri e programmi di cucina.
Noi già immaginiamo i giudici di Masterchef disoccupati.
E Bastianich potrebbe seriamente dire: “Vuoi che muoro?”.
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