Navigando in internet mi sono imbattuta in un progetto veramente eccezionale. Sul huffingtonpost.it per il mese della prevenzione contro il cancro, ho trovato una bellissima iniziativa realizzata grazie al fotografo di moda David Jay. Il progetto si chiama “The SCAR Project” e per tutto ottobre era in mostra a Houston nel Texas.
E un lavoro durato 6 anni durante i quali Jay ha scattato fotografie a più di 100 donne, dai 18 ai 35 anni, affette da cancro al seno e provenienti da tutto il mondo. Il 10% di loro non ce l’ha fatta.
Le immagini sono forti e sono dedicate alla prevenzione del cancro al seno. Ma come afferma Jay “il messaggio più profondo è un messaggio d’umanità.Accettare ciò che la vita ci offre. Tutta la bellezza e la sofferenza, con grazia, coraggio, empatia, comprensione. In fin dei conti, The SCAR Project non si occupa solo di cancro al seno ma della condizione umana in sè. Le immagini vogliono trascendere la malattia, illuminare le cicatrici che ci uniscono”.
David Jay, per anni fotografo di moda spiega anche il perchè si è improvvisamente dedicato a questo progetto”Non è mai stato nelle mie intenzioni. Il progetto è nato dopo che la mia amica Paulina si è ammalata di cancro al seno. Aveva 29 anni. Dopo due settimane dalla diagnosi ha subito una mastectomia. Una donna bella, forte, giovane: le scattavo foto da quando aveva 17 anni. L’ho vista dopo l’operazione e ho deciso di fotografarla ancora. La fotografavo perchè fotografare per un fotografo è un modo per accettare le cose che vede”.”Quando ho iniziato questo progetto non sapevo se qualcuno avrebbe mai avuto voglia di guardare queste foto”, dice David Jay.
Per arrivare al grande pubblico, per smuovere la sensibilità delle persone, è stato pubblicato un libro, sono state fatte mostre ed un documentario “Baring it All” vincitore di un Emmy. In breve tempo il progetto ha raggiunto i 40mila fans su Facebook.
“Nella nostra società il cancro al seno è nascosto dietro un piccolo fiocco rosa. Il pubblico ha bisogno di essere educato”.”La gente non è informata sui rischi reali della malattia, è anestetizzata dai fiocchi rosa, dagli orsetti”, così David Jay spiega i suoi scatti “duri”. “C’è qualcosa di così dolorosamente bello nell’umanità, una bellezza che trascende le immagini sfavillanti portate avanti dai media. La riconosciamo subito. La condizione umana. Speranza, disperazione, amore, perdita, coraggio, paure. È una bellezza fragile”.”Questi ritratti possono non essere ‘comodi’ per l’osservatore – dice David Jay – Forzano a confrontarci con paure e inibizioni sulla vita, la morte, la sessualità, la malattia, le relazioni. La realtà non è sempre bella. Ma questa è la realtà”.
Per il fotografo Jay c’è una donna in particolare che incarna un messaggio universale per chi soffre di cancro al seno. Si chiama Jolene. “Le è stato diagnosticato un cancro quando aveva 17 anni. Nel corso del tempo, il cancro le ha completamente cambiato il corpo e la vita. Quando l’ho fotografata sapevo che sarebbe stata l’ultima volta. Era coraggiosa, adorabile. Ci ricorda di essere presenti, di essere grati per quello che abbiamo. Ci mostra come non è solo possibile ma anche importante vivere e morire con grazie e dignità”.
Ma Jay spiega anche che lui da questo grande progetto ha imparato moltissimo.”Ho imparato che le cose che sembrano le più insopportabili, che le cose peggiori che possono capitarti possono essere anche le migliori se le sai accogliere. Noi come esseri umani tendiamo a procrastinare. Guardiamo dall’altra parte, ci culliamo con le nostre insicurezze e paure. Ma Madre Natura trova sempre il modo…forzando la mano, forzandoci a mostrare tutta la nostra potenza”.
Un progetto bellissimo, non molto comodo da vedere e che ci mette davanti alla realtà. Ma solo vedendo la realtà, solo capendola fino in fondo possiamo riuscire ad affrontarla.
Un grazie ancora quindi al fotografo David Jay, a “The SCAR Project” e al sito huffingtonpost.it che ci ha fatto conoscere questo progetto.
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