Perdono. Una parola che racchiude un mondo. Il perdono è la fine dei sentimenti di rabbia e risentimento che si provano nei confronti di un’altra persona. Può essere definito come un gesto umanitario e d’amore con cui chi ha subito un grave torto rinuncia ad ogni forma di punizione o di vendetta. Il perdono viene sostenuto dalle religioni, specialmente quella cattolica, e viene utilizzato anche in ambito giuridico sottoforma di atto di grazia.
Ma perdonare come ben sappiamo non è facile. Tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo subito un torto in amore, nell’amicizia, in famiglia o nel lavoro. E più questo torto viene fatto da persone che si amano più il perdono diventa difficile. Il torto subito da un amico o da un familiare rappresentano un vero tradimento alla fiducia e un calpestamento della dignità. E il torto diventa una ferita che sanguina sempre e non riesce a cicatrizzarsi. Diceva infatti William Blake che “E ‘più facile perdonare un nemico che perdonare un amico”.
Il vero perdono è incondizionato e nasce solo spontaneamente dalla coscienza umile della propria fragilità. E non sempre si perdona con il cuore. Si perdona con la mente ma nel cuore il risentimento persiste. Possiamo perdonare per orgoglio o per dimostrare una superficiale superiorità.
La psico- antropologa Lucia Giovannini, che da oltre 20 anni si occupa con corsi e conferenze delle potenzialità insite ed inesplorate del genere umano, ha tracciato 7 consigli per imparare a perdonare.
Lucia sostiene che il perdono è un regalo e non un far finta che nulla sia successo. Il per-dono è un dono prima di tutto per se stessi perchè solo perdonando ci si toglie dalle spalle la zavorra del passato. “Perdonare significa curare le ferite riportate con un balsamo composto da accettazione, pace e amore per noi stessi e muoversi verso la propria felicità.” Solo col perdono il cuore si libera di un peso e fa spazio per nuove emozioni. Dice infatti Lewis B.Smedes che “Perdonare significa liberare un prigioniero e scoprire che quel prigioniero eri tu”.
1. Sii consapevole del fatto che puoi scegliere. Solo noi possiamo decidere se lasciare rancore e sofferenza nel passato e se trasportarle nel presente. Dobbiamo essere responsabili cioè dobbiamo riuscire a riappropriarci dell’abilità di rispondere agli eventi. Dobbiamo riuscire a cambiare e dobbiamo iniziare dalla vita di tutti i giorni, dalle nostre azioni e dalle nostre parole. Solo così i rapporti interpersonali diventeranno sani, aperti ed efficaci.
2. Sii grato per ciò che quella persona ti ha insegnato. Ogni persona incontrata ha qualcosa da insegnarci e ci aiuta a crescere nel bene e anche nel male. Dobbiamo essere riconoscenti per come ognuno a modo suo arricchisce la nostra vita. Il grande passo avanti che possiamo fare è augurare a tutti, anche a quelli che ci fanno soffrire, di essere felici. E’ un passo avanti verso il perdono e per attivare questo processo possiamo scrivere una lettera di perdono a qualcuno che oggettivamente non abbiamo ancora perdonato. Passo successivo è lasciare andare il dolore. Per farlo dobbiamo guardare i nostri occhi ad uno specchio e parlare con la nostra anima pronunciando frasi di perdono (naturalmente su torti realmente subiti)
3. Amati e smettila di criticarti. Dobbiamo diventare compassionevoli verso noi stessi. Dobbiamo imparare ad amarci per come siamo. E per farlo dobbiamo rivolgerci parole di amore sincere. E grazie al tempo alcune ferite si guariranno.
4. Non criticare gli altri. Anche verso gli altri dobbiamo provare compassione. Dobbiamo smetterla di accusare e criticare le persone e dobbiamo vedere le cose dal loro punto di vista. Domande come “perchè quella persona si è comportata così?” oppure “cosa avrà provato nel fare quello che ha fatto?” non giustificano le azioni altrui ma fanno si che ci mettiamo nei loro panni per cercare di comprenderle.
5. Cambia punto di vista. Non dobbiamo focalizzarci solo sugli aspetti negativi di ogni situazioni.Cerca in ogni situazione di trovare dei punti positivi, come chi ti ha sostenuto nei momenti difficili, le parole di incoraggiamento, i gesti di generosità.
6. Pensa positivo. Raccontare solo gli aspetti negativi della propria vita non è un atteggiamento costruttivo. Anzi. E’ un modo per impedire alla tua mente di andare oltre, di superare queste negatività. Inizia a pensare e a concentrarti sulle cose positive che la vita ogni giorno ti offre.
7. Vivi qui e ora. Il passato è passato, il futuro arriverà. Ma è il presente quello che conta. Quando senti che la negatività ti avvolge, fai un bel respiro e concentrati sull’aria che entra e che esce dal tuo corpo. Concentrarsi sul respiro aiuta ad eliminare tensioni e pensieri negativi.
Tutti i grandi filosofi della storia, la religione stessa e tutti gli o quasi gli psicologi hanno affrontato e affrontano questo tema molto delicato e difficile. Se tutti imparassimo a perdonare con il cuore molte sofferenze sarebbero risparmiate: guerre, vendette, risentimenti forse non esisterebbero più. Il mondo probabilmente sarebbe impregnato di quella solidarietà genuina che oggi manca. Riuscire a cancellare sentimenti di vendetta e rancore e riuscire a riprendere le redini della propria vita è l’unico modo per arrivare al perdono.
E voi sapete perdonare?
Limp Yao dice
Pensavo di saper perdonare, fino al momento in cui sono stato colpito nel profondo da mia figlia. Dalle sue menzogne che mi hanno ferito nel profondo, dalla necessita’ di dimostrare che lei e’ cattiva e bugiarda per difendere me stesso. Dalle menzogne architettate per distruggermi. Dal fatto che non ho mai capito perche’ questi attacchi, di quali colpe mi attribuirebbe. Colpito perche’ lei non spiega le ragioni delle sue azioni contro di me. Non riesco a capire tutto questo e come conseguenza nemmeno a perdonare. In primo luogo perche’ e’ una figlia 15enne. In secondo luogo perche’ nessuno mi ha spiegato le cause del suo attacco. Pensavo di saper perdonare ed in passato ho perdonato anche fatti molto piu’gravi. La differenza (penso) che stia proprio nel legame con chi si dovrebbe perdonare. E’ piu facile perdonare un nemico, non c’e’ dubbio!.
Ma ho bisogno di perdonarla. Devo trovare la chiave per aprire quella porta, ma non riesco nemmeno ad individuare al serratura.
Ho meditato la vendetta? si! ma non saprei metterla in atto nei suoi confronti. E lei?
E’ pronta ad attaccarmi ancora, a distruggere la mia vita. Senza ragione. Senza motivo. Almeno per quanto mi riguarda. Arrabbiata con altri, ma se la prende con me e scarica su di me la sua rabbia. Perche?
Pensavo di saper perdonare, fino a 3 mesi fa…..poi…