Salve a tutte!!! Eccoci di nuovo insieme per il nostro consueto appuntamento con le tradizioni legate al wedding! Vediamo cosa ci riserva oggi il Trentino!
Quando si pensa al Trentino Alto Adige la prima immagine che si presenta dinanzi agli occhi è sicuramente quella di splendide montagne innevate!
Ma questa regione non è solo neve e freddo! Il Trentino offre anche ampie vallate verdeggianti e numerosi laghi, naturali e non, dove poter festeggiare il proprio matrimonio!
Un antico proverbio recita così: “Pan e nus magnar di spus” ovvero “pane e noci, mangiare di sposi”, richiamando al periodo preferito per celebrare i matrimoni in Sud Tirol intorno al novecento. In passato, infatti, i contadini non celebravano il proprio matrimonio durante il periodo estivo, in quanto quello era il momento del lavoro nei campi e degli alpeggi, prediligendo la stagione invernale per la celebrazione del proprio matrimonio!
Il matrimonio contadino era frequente nei primi anni del Novecento ed è rimasto in uso sino agli anni Settanta poi, pian piano, scomparve! Esiste però un comune dove, ogni due anni, viene rivissuto l’intero rito: la seconda domenica di gennaio, diciassette coppie, vestite con i ricchi abiti della tradizione, partono in slitta da San Valentino e arrivano fino a Castelrotto, dove si svolge il tradizionale banchetto nuziale, diventato, ormai una festa cittadina vissuta dall’intera comunità! Tutto viene ricostruito come un tempo: la cerimonia inizia con i colpi di pistola del cerimoniere, riconoscibile grazie ad un eccentrico cappello di piume di struzzo! Il corteo nuziale, rigorosamente a bordo di slitte, è formato dagli sposi, dai genitori, i testimoni, gli amici e conoscenti. Ognuno ha un abito che ne indica il rango. Dopo la cerimonia si festeggia il banchetto con ben quindici portate! La torta nuziale è un dolce tipico del Sud Tirol, il Hanswurst, una torta alla quale sono legate delle bamboline che verranno poi utilizzate in seguito per la danza!
Dopo il taglio della torta si aprono i balli, di cui uno di “buon auspicio”: un uomo balla intorno alla sposa porgendole le bamboline che lei dovrà tentare di prendere. Ogni tentativo fallito indica l’arrivo di un erede per la giovane coppia! Alla fine tutte le diciassette coppie si mettono in posa per le foto di rito!
Oggigiorno, come abbiamo detto, il matrimonio contadino viene solo “revocato”: gli sposi, infatti, prediligono, anche in questa regione, i mesi caldi per la celebrazione delle proprie nozze! Se un matrimonio o un corteo nuziale con gli sposi che lasciano la chiesa raggiungendo la location a bordo di una slitta superando lunghe distese di neve è un’immagine romanticissima e quanto mai inusuale, allo stesso tempo diventa “scomoda” a causa della rigidità del clima del luogo, delle frequenti nevicate e delle distanze, sempre maggiori, da coprire tra la chiesa/comune e la location scelta per il ricevimento.
Il fresco clima estivo, i campi verdeggianti e i laghi, inoltre, completano il quadro fornendo ai futuri sposi un motivo in più per prediligere le stagioni calde per la celebrazione del proprio matrimonio.
Un’altra tradizione legata al matrimonio la troviamo a Riscone, sempre in provincia di Bolzano, e in buona parte della Val Pusteria. Per rievocare lo “Jus primae noctis” c’è l’usanza di “rapire” la sposa e di “salvarla” pagandone un riscatto. Anticamente era il padrone del feudo a farla rapire per poter usufruire del diritto ed era compito del testimone dello sposo di salvarla, pagandone il riscatto al feudatario! Oggi questa stessa tradizione è stata modificata a mò di scherzo: gli amici della coppia rapiscono la sposa, solitamente alla fine del ricevimento, e cominciano una folle corsa per i bar della zona! Il testimone deve stare al gioco inseguendoli e pagando i debiti (frutti di bevute!!) che i rapitori si lasciano dietro! Prima il testimone riesce a raggiungerli, meno salato sarà il conto da pagare! Una variante è quella che vede invece lo sposo incamminarsi al recupero della neo mogliettina!
Una curiosità: mentre in molti parti d’Italia, come ad esempio in Campania, è usanza offrire un piccolo banchetto, a base di dolci e confetti, agli invitati che si recano a casa dei futuri sposi prima della cerimonia o addirittura portare i confetti insieme alla consegna della partecipazione, a Bolzano questo non si fa: è considerato, infatti, di cattivo auspicio offrire confetti prima della celebrazione delle nozze!
Per il resto il Trentino Alto Adige segue le usanze delle restanti parti d’Italia.
Nel salutarvi e darvi appuntamento al prossimo mese per una nuova regione, vi chiedo, come sempre, scusa nel caso avessi tralasciato qualcosa: il più delle volte, infatti queste tradizioni resistono solo in alcune zone, lasciando il passo, nelle grandi città soprattutto, ad usi e costumi più “moderni” e conciliabili con la vita quotidiana!
Resto comunque, come sempre, a disposizione per eventuali chiarimenti e/o aggiunte!
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