Primavera, tarda primavera, inizio d’estate… stagioni perfette per i matrimoni, e anche se non abbiamo uno scambio di fedi nei nostri programmi, molto facilmente qualche fiore d’arancio scivolerà davanti a noi nella forma di una partecipazione di nozze: una volta stabilito che è un evento a cui desideriamo prender parte, ci si pone la domanda: come essere impeccabili invitate a prova di galateo?
L’invito è arrivato
Si inizia a partire dall’invito: che va letto con cura per evitare gaffes. Se all’interno della busta trovate solo l’annuncio di matrimonio con i dettagli della cerimonia significa che avete ricevuto la “partecipazione”, una comunicazione delle nozze che implica l’invito solo alla cerimonia, a cui potete decidere di prendere parte o meno con una certa libertà.
Se però c’è anche un bigliettino con i dettagli del rinfresco o ricevimento, allora significa che siete invitate anche ai festeggiamenti successivi, e non solo alla cerimonia: diventa allora cruciale accettare o declinare l’invito!
Prima di comporre la vostra risposta, però, leggete bene la busta che racchiudeva l’invito: c’è solo il vostro nome? L’invito è personale. Siete una coppia con figli e l’invito è rivolto ai vostri due nomi, senza menzioni di famiglia? Allora l’invito è per voi adulti ed è il momento di cercare una baby sitter! Fate caso a questi piccoli dettagli per evitare momenti di imbarazzo!
In ogni caso: rispondete all’invito tempestivamente. Che sia un sì od un no, non tergiversate: la sposa che deve confermare il numero di invitati al catering e stabilire la disposizione dei posti a tavola ve ne sarà subito grata!
Il regalo
Una delle prime domande che ci poniamo, mentre stringiamo l’invito al matrimonio di qualcuno, è spesso incentrata sul regalo di nozze. Cosa fare? Quanto spendere? Dove rivolgersi?
Se gli sposi hanno fatto la lista di nozze, sarà indicato nell’invito: in tal caso non c’è da tergiversare e inventare alternative – se la lista esiste, non è educato “aggirarla” solo perché magari non si apprezza il concetto.
Capita sempre più spesso però che gli sposi abbiano già provveduto alle necessità della casa, e scelgano di concentrare i regali verso il viaggio di nozze (a volte tramite una lista in agenzia, a volte organizzandosi da soli e ricevendo le famose “buste” al matrimonio) o non specificando. Solo in questo ultimo (raro) caso potete pensare ad un regalo individuale – che andrà consegnato qualche giorno prima della cerimonia, e non il giorno stesso!
Alla cerimonia
E’ giunto il gran giorno, amici e parenti si raccolgono sul sagrato della chiesa o fuori dal municipio dove si terrà la cerimonia… beh, tempo di entrare, perché è buona regola attende all’interno dell’edificio la sposa, che deve essere l’ultima ad entrare! (Siete in ritardo? Entrate solo se riuscite a non far rumore e creare disturbo: altrimenti meglio aspettare all’esterno per porgere le vostre congratulazioni).
Siete in dubbio su dove sedervi? Se qualcuno non vi dà l’indicazione, sappiate che se siete amici della sposa troverete posto nei posti di sinistra, viceversa siederete a destra se vi porta lì un legame con lo sposo. Amici di entrambi? Fintanto che lasciate libere le prime file per i parenti stretti, scegliete pure dove accomodarvi in base ai posti liberi rimasti!
Durante la cerimonia nulla deve turbare la calma del rito (civile o religioso che sia) per cui ricordatevi come sempre di spegnere i cellulari, e controllate eventuali bambini che non devono essere lasciati liberi di imperversare tra sedie e panche con strilli e capricci.
Ricordiamoci anche che il matrimonio non è uno show: niente applausi al momento del sì, ed evitate di girarvi continuamente ad osservare “chi c’è e chi no” quando dovreste prestare attenzione alla cerimonia.
All’uscita: se è permesso (in alcuni paesi viene vietato da anni, e sono raccomandati i coriandoli) lanciate pure il riso, ma con moderazione: dovrebbe essere un augurio di prosperità, non una guerra con missili biodegradabili.
E’ giunto il momento di dirigersi verso il ricevimento:dov’è l’auto degli sposi?
Se vi state chiedendo come decorarla, fermatevi a leggere: sapevate che la tradizione che ci propongono tanti film di attaccate nastri e lattine al paraurti della sposa si ricollega in realtà all’usanza di legare le scarpe della sposa stessa alla macchina, come a segnarne il passaggio di proprietà dal padre al marito? Ecco, siete ancora sicure di voler celebrare una così retrograda usanza?
Una volta saliti in auto, per l’amor del cielo, evitate i cortei strombazzanti stile “finale di scudetto”… è un momento di gioia, non un trasferimento del circo: essere casinisti non è essere eleganti.
Al ricevimento
Affrontiamo il ricevimento come un evento elegante e formale, evitando comportamenti goliardici e esagerati. No ai continui brindisi reclamati a gran voce, no ad urli e strilli e al consumo smodato di alcool con le sue tragiche conseguenze. Le cose peggiori di solito accadono sulla pista da ballo… in questo caso non vale il detto “se non puoi batterli, fatteli amici” e non vi consiglio di lanciarvi in danze sfrenate e maldestre: meglio recitare la parte di una distaccata ed elegante osservatrice.
Sì alla conversazione educata con i vicini di tavolo, e anche se non sempre si partecipa ad un matrimonio volentieri – può capitare di farlo per dovere o rispetto – mai denotare la nostra noia od insofferenza. Non siete entusiasti dei compagni di tavolo che vi sono stati riservati? Pazienza: non potete alterare la disposizione prevista dalla sposa, quindi niente cambi di posto o di tavolo!
Idealmente non è buona norma lasciare la cerimonia prima del taglio della torta e/o della distribuzione delle bomboniere – ma se impegni precedenti ve lo imponessero non defilatevi alla chetichella ma porgete discretamente i vostri saluti agli sposi senza attirare troppa attenzione sulla vostra uscita di scena, ma altresì senza lasciare gli amici privi di un saluto.
Il look
Solo in ultimo vediamo qualche veloce consiglio per il vostro look:
no al total white: l’unica che potrà essere vestita di bianco è la sposa!
no al total black: sconsigliato nella stragrande maggioranza del casi, solo un evento serale particolarmente formale potrebbe renderlo accettabile.
sì ai colori pastello, le fantasie delicate, il bianco ed il nero mixati assieme
no a scollature eccessive, trasparenze smodate, microgonne inguinali e look discotecari
ni ai pantaloni: sarebbe preferibile una gonna od un abito, ma la modernità ci concede anche i pantaloni abbinati a scarpe eleganti e una tunica lunga, o una giacca di colore pastello con i giusti accessori.
sì a stole e coprispalle per rendere più modesti top e scollature alle funzioni religiose
no a colori violenti, abiti da sera indossati di giorno, occhiali da sole al chiuso
ni alle calze: il bon ton le vorrebbe anche d’estate, ma il buon senso permette finché le gambe lo consentono, di evitarle nella bella stagione
Detto questo, vale la regola d’ora: meglio eccedere nel classico e nella modestia che il contrario!Qual è la vostra opinione? Avete qualche consiglio da aggiungere?
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