Fonte immagine: missionelavoro.tgcom24.it
Abbiamo lottato per la parità dei sessi, ci siamo battute per lavori che potessero essere finalmente svolti anche dalle donne, per condizioni che conciliassero il nostro lavoro con le mille mansioni che ci competono…. ma, donne così forti ed intraprendenti, sono davvero le compagne, le mogli, le madri di famiglia che gli uomini vorrebbero al loro fianco?
Il rapporto annuale sulle donne che Manageritalia ha pubblicato in vista dell’8 marzo, sembra abbastanza contradditorio: alla domanda del se avessero avuto problemi a convivere con una donna premier gli uomini italiani hanno risposto, allo stesso livello degli europei, che sarebbero assolutamente a loro agio con una donna premier, con un voto di 7,8 su una scala da 1 a 10 (la media Ue-27 è di 8,6 – fonte Commissione Europea Eurobarometro 2012). Questo potrebbe effettivamente far pensare che gli sforzi femministi non siano andati persi, ma , nonostante le risposte fanno collocare l’Italia sulle medie europee, si rimane sempre agli ultimi posti, insieme a paesi come la Romania e lontane invece da Svezia o Francia e Germania. Inoltre, nell’indagine, si evidenzia come siano le stesse donne, in misura percentuale maggiore, a considerare se stesse ancora come regine della casa (87% contro 67% degli uomini), sia per ciò che riguarda l’amministrazione generale della casa, sia per quanto riguarda il rapporto con i figli.
Come ha avuto modo di spiegare Marisa Montegiove, coordinatrice Gruppo Donne Manager di Manageritalia: “Il nostro rapporto donna 2013 contiene altre interessanti e spesso preoccupanti schegge di una realtà immobile e incapace, spesso più nella testa delle persone che nella vita di tutti i giorni, di cogliere e soprattutto favorire una parità che la società comincia a proporci e imporci. Le stesse donne, si mostrano in alcuni casi più arretrate degli uomini e incapaci di guardare al bicchiere mezzo vuoto”.
Sarà la ripercussione della crisi? Sarà che la nostra cultura, così fortemente ancora alla famiglia, non riesca ad emanciparsi davvero? Per raggiungere davvero quell’emancipazione che, anche a livello legislativo, in tutta Europa è già realtà, basta iniziare a pensare già nel piccolo ad una donna emancipata, cercando di coglierne gli aspetti positivi e allontanando quelli negativi; come conclude Montegiove “Solo così possiamo cavalcare il cambiamento e non subirlo e farci male. Possiamo ancora farcela, basta volerlo”.
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