La parola “Pornografia” trae origine dal greco pòrnè (meretrice) e graphè (disegno) ed è la rappresentazione esplicita di soggetti erotici, ritenuti generalmente osceni, effettuata in diverse forme: letteraria, pittorica, fotografica e cinematografica.
Ogni essere umano ha normalmente fantasie erotiche, cioè utilizza l’immaginazione per rappresentarsi delle scene eccitanti eroticamente, senza altro scopo che l’eccitazione in sé per sé: la pornografia è la concretizzazione di queste fantasie in immagini, disegni, scritti, oggetti o altre produzioni
La pornografia intesa come raffigurazione di scene di sesso o di rappresentazioni erotiche ha origini molto antiche infatti forme di rappresentazione esplicita di atti sessuali sono testimoniate nella maggior parte delle civiltà della storia. Nell’accezione attuale del termine, invece, è un fenomeno moderno, nato agli inizi del XIX secolo.
È verso la metà degli anni ’70, in particolar modo, che cominciano ad entrare in vigore delle leggi che legittimano la pornografia e così, nel giro di pochi anni, la fruizione di pornografia è passata dalla clandestinità alla disponibilità generalizzata, in sexy-shop, edicole e sale cinematografiche.
Negli anni ’80 e ’90 si verificano numerosi mutamenti dovuti all’avvento delle nuove tecnologie ma è solamente l’avvento di Internet, dal 2000 circa, che permette la libera fruizione del materiale e la possibile produzione casalinga dello stesso.
Le moderne tecnologie (pc e telefoni cellulari che sfruttano la connessione wifi) permettono di poter fruire di Internet in qualsiasi momento; in tal senso, la possibilità di accedere a prodotti pornografici gratuiti e di facile rintracciabilità accresce la possibilità di un contatto anche casuale col mondo della pornografia.
Cos’è la pornodipendenza?
Proprio a causa di questa facilità di reperire il materiale, negli ultimi anni, la pornografia è diventata una dipendenza vera e propria: la pornodipendenza.
Coloro che sviluppano tale patologia seguono uno schema comportamentale caratterizzato da due elementi chiave:
- la continua incapacità del soggetto di controllare il comportamento sessuale;
- la persistenza del comportamento sessuale nonostante possibili conseguenze dannose.
Il concetto di dipendenza racchiude al suo interno sia la caratteristica primaria della compulsione sessuale, ovvero l’utilizzo di comportamenti sessuali messi in atto per sfuggire dal dolore emotivo e dai sentimenti negativi, che quella di impulsività sessuale, ovvero l’uso del sesso come mezzo per appagare i propri bisogni insoddisfatti.
È importante sottolineare come la pornodipendenza intacchi molti aspetti della vita dell’individuo: il rapporto col partner, la sfera sessuale, i rapporti amicali e sociali, produttività e rapporti sul lavoro….
La masturbazione davanti al materiale pornografico dura per ore senza mai raggiungere l’orgasmo; infatti, l’eiaculazione non è più il fine dell’uso della pornografia ma il mezzo per interrompere in qualche modo la seduta pornografica.
In particolare, le conseguenze derivanti da un utilizzo prolungato della pornografia riguardano: calo del desiderio sessuale verso il partner, impotenza di fronte ad una donna reale, possibilità di erezione ed eiaculazione solo in presenza di materiale pornografico, forte dolore al momento dell’eiaculazione, ingrossamento temporaneo del pene, visione delle donne reali come oggetti pornografici.
Se ti riconosci in queste caratteristiche, non aver remore nel scrivermi una mail.
Spesso anche solo l’esplicitare a voce alta difficoltà in tal senso, aiuta a comprendere che sono tangibili ma possono essere superate. La terapia in questi casi può essere breve e mirata alla risoluzione in pochi mesi.
Ho scritto questo articolo con l’aiuto della Dott.ssa Barbara Santorelli
Elena dice
Con mio marito è stato un travaglio: passava le notti a vedere porno su internet e la nostra relazione stava precipitando. Poi per fortuna ha preso coscienza dalla sua grave malattia e ha cercato un rimedio su Google. Come prima cosa voleva andare da uno psicologo per farsi aiutare ma effettivamente i costi erano molto alti. Poi ha scoperto una specie di guida sul sito http://pornodipendenzastop.it che pare gli sia stata decisamente di aiuto nella cura della pornodipendenza.
Dr. Cristina Colantuono dice
Suo marito ha capito di avere un problema e l’ha affrontato!
Ottima cosa, deve essere fiera di lui!