Oggi si chiamano così: Donne multitasking.
Tra gli ambienti “bene” circola spesso la domanda o la frase “Ma non sei multitasking?”, una frase che sembra buttata li, ammiccando alla polvere che si annida tra i soprammobili o al grembiulino non più intonso del bimbo o al marito che chiede attenzioni.
E già perché se oggi le donne lavorano a tempo pieno fuori casa, il lavoro casalingo, nel frattempo non è sparito magicamente, né evaporato, solo qualche volta ripartito.
Diventare multitasking, diventa allora quasi un’esigenza, poiché, in mancanza di alternative, le donne devono gestire più incombenze, sempre nelle solite 24 ore.
I dati Istat però ci raccontano di una giornata lavorativa delle donne di ben 27 ore durante le quali si gestisce in parallelo computer-telefono-casa-cucina-spesa-figli.
Mamme che cercano di conciliare lavoro, figli e vita privata, continuamente in bilico tra sensi di colpa e rimorsi, ben lontane, spesso, dal famoso “work life balance” in grado di garantire un buon equilibrio tra vita lavorativa e privata.
InfoJobs.it società che opera nel settore del recruting online, ha svolto un sondaggio sulle mamme lavoratrici, valutando le tempistiche del rientro al lavoro post gravidanza. Ne è emerso che ben il 18% non rientra al lavoro dopo la gravidanza, mentre il 33%, torna al lavoro senza sensi di colpa, quasi a pari merito con il 32% che torna a lavorare per lo più obbligata dalle nuove esigenze familiari.
Ma come conciliare il tutto?
E qui tra metodi e trucchi si diventa multitasking; parola inglese che tradotto diventa operazioni-multiple. Termine usato in informatica che indica la possibilità di un sistema di effettuare più azioni o operazioni contemporaneamente.
E già, perché oggi, la maggior parte delle donne, più degli uomini, organizzano, la loro giornata, spendendo circa 10 ore a settimana, cercando di incastrare le esigenze familiari e lavorative.
Dal punto di vista femminile le operazioni sono il conciliare il mantenimento del proprio impiego con una sana vita familiare e coniugale.
Infatti, ancora prima di essere mamma per lo più si è donne e compagne e allora la spinosa questione del mantenere un rapporto di coppia vivo e soddisfacente diventa un arduo obiettivo.
A monte c’è una divisione asimmetrica del lavoro familiare e le donne sono multiasker per eccellenza soprattutto per motivi culturali.
AstraRicerche ha evidenziato che le donne sono dotate di una “maggiore sensibilità temporale che le aiuta a scandire in modo più consapevole il ritmo delle proprie attività rispetto agli uomini”.
Primo passo fondamentale dunque per sopravvivere è l’organizzazione: pianificando le cose da fare e suddividendo la giornata in modo da dedicare ad ognuno il giusto tempo, senza stressarsi troppo per le imperfezioni, i ritardi e gli inevitabili imprevisti.
Purtroppo però il lato negativo c’è: il nostro cervello risentendo del lungo lavoro continuo in parallelo si stanca e rischia di faticare a distinguere tra ciò che è importante e ciò che non lo è, con il rischio di impedire una ordinata organizzazione e suddivisione della giornata, poiché le notizie raccolte, a lungo andare, non si consolidano; oltretutto le donne, abituate a correre e a non fermarsi, spesso perdono di vista il presente, proiettate sempre nel futuro, sempre in lotta con il tempo, corrono il rischio di avere una scarsa considerazione di se stesse.
Insomma una risorsa che rischia di ritorcersi contro…
Natascia Giorgini dice
ormai siamo donne..multitasking! 😉