Oggi torniamo a parlare di un argomento che abbiamo già sfiorato nelle puntate precedenti di questi nostri appuntamenti dedicati al Galateo Virtuale: l’uso e la condivisione delle immagini che possiamo fare sui social network, siti, blog, forum e nei messaggi di posta elettronica.
Ci sono due problemi fondamentali da considerare prima di condividere / ritwittare / caricare / allegare una foto alla nostra comunicazione: dovremmo infatti prima di tutto interrogarci in merito al contenuto dell’immagine che stiamo per lanciare nel mondo virtuale, ed in merito alla sua proprietà.
1. Il contenuto
In moltissimi casi non è un problema.
Le foto delle vacanze (purchè dignitose), soggetti quotidiani, storie, gli ultimi acquisti, persone, cose, animali, i nostri hobby, le nostre avventure… sono tutte cose che amiamo condividere, e costituiscono l’epicentro di innumerevoli conversazioni virtuali. Ma ci sono varie categorie di immagini che dovremmo evitare di condividere e pubblicare, per diversi motivi.
– le foto che mostrano immagini violente e cruente , che spesso vengono pubblicate con la preghiera di “segnalare questi ******** e farli chiudere”: no. Innanzitutto perché come anche segnalato dalla Polizia Postale, fondamentalmente si fa pubblicità a questi orrendi soggetti, rendendoli più visibili. Sì, c’è la richiesta di segnalarli per bannarli… ma intanto il loro link è visto migliaia di volte, che è proprio quello che desiderano. Quindi non accontentiamoli.
E soprattutto perché non è affatto cortese infliggere queste immagini a ignari amici e conoscenti che leggono i vostri post in bacheca: facilmente saranno, come voi, persone sensibili al problema, e ne ricaveranno solo dolore, tristezza e rabbia. Per non parlare del fatto che potrebbero anche essere bambini a cui davvero non vogliamo certo mostrare immagini simili.
– immagini oscene, volgari, a tema sessuale: in america si usa marchiare certi post su blog e siti come “NSFW” – Not Safe For Work : infatti una delle principali di preoccupazioni di tanti è di non ritrovarsi sullo schermo del computer aziendale immagini quantomeno sconvenienti in tale ambito. Ma non è solo il datore di lavoro di cui bisogna preoccuparsi (che sia il nostro, o quello dei nostri amici): innanzitutto parliamo del buon gusto (assente in simili post) e della immagine di noi che darebbero (pessima e volgare). Non ultimo, vale quanto detto in precedenza: e se un bambino si trovasse tali immagini sullo schermo?
– immagini offensive: che possano causare offesa in chi le legge, deridendo od insultando razze, orientamenti religiosi, politici, sessuali, preferenze personali, origini sociali o geografiche, passioni od ideali.
C’è anche bisogno di spiegare perché sarebbe una scelta di poco gusto e tatto?
2. La proprietà
Siamo arrivati sin qui ed abbiamo escluso molte immagini che è meglio non condividere. Via libera ora? Fermi tutti, non è ancora il momento. C’è un altro aspetto da considerare… cioè: di chi sono queste immagini?
– sono vostre – vostre creazioni, disegni, foto, filmati: fate pure!
– sono altrui, ma condividete la fonte originale (blog, sito, post): è un modo per far conoscere ad amici e follower le creazioni di qualcuno che stimate. Anche in questo caso, fate pure!
– sono altrui, ma non lo dite: beh, questo non è per niente educato e corretto. Perché appropriarsi del lavoro altrui senza degnare di un riconoscimento o una menzione chi ha speso tempo e fatica per creare qualcosa che vi è piaciuto? Che ingrati!
– sono altrui, ma non lo dite – anzi, le spacciate per vostre: c’è solo una parola per definire un comportamento simile, ed è: furto. Avete mai sentito parlare di Diritto d’Autore? Anche se l’autore non avesse commercializzato le sue immagini, non è un motivo per rubarle!
– sono altrui, ma le modificate per farle apparire come vostre: un ritaglio strategico per eliminare un copyright. Un colpo di photoshop per coprire un logo. E’ sempre un furto bello e buono (anzi, brutto e cattivo). Con l’energia spesa per modificare l’immagine, non potevate creare qualcosa di originale che vi appartenesse?
Una volta eliminate tutte queste categorie di immagini, direte, cosa rimane? Rimane il bello, il creativo, il positivo, il divertente, l’interessante…. è abbastanza no??
PallinoGirl
Claudia dice
Finalmente qualcuno che tocca il problema degli orridi post che girano su facebook con bambini morti, animali martoriati e simili.
Nessuno dice che non bisogna preoccuparsene o che non ci sia bisogno di sensibilizzare a proposito di certi temi ma certe foto turbano e fanno soffrire, non hanno nulla di costruttivo o risolutivo specialmente se non fanno altro che venir postate e condivise di profilo in profilo con la fasulla sensazione di aver fatto qualcosa di utile.
Pallino Girl / Paola dice
Grazie Claudia, sono contenta che condividi!
Non so dire quante persone ho dovuto “nascondere” dalla mia timeline per evitare di continuare a vedere immagini orrende e strazianti che alla fine mi fan solo stare male, senza che nulla di positivo venga dalla loro pubblicazione. Fanno solo il gioco di chi fa certe cose orrende, e io a questo gioco non voglio prendere parte… e vorrei non lo facessero neanche loro! Purtroppo la mia sola arma di difesa è una crocetta sulla homepage!