Salve a tutte! Eccoci di nuovo qui per il nostro consueto appuntamento con le tradizioni legate al matrimonio: vediamo oggi cosa ci riserva la splendida Calabria!!!
Nonostante i tempi siano cambiati, ci sono ancora molte zone della regione in cui il matrimonio continua ad essere considerato uno “status symbol” , l’unico modo per le ragazze di sentirsi realizzate nella vita! Classico a tal proposito il detto calabro “Cui non ava omu non ava nomu” (chi non ha marito non ha nome!) Questo forse perché ancora oggi molte giovani vengono preparate sin da bambine al grande giorno, che tutte sognano “in grande stile”. Già dalla nascita, infatti, le mamme, le nonne e spesso anche le zie iniziano a preparare il cosiddetto corredo, ovvero la dote senza la quale era difficile, per una donna, trovare un buon partito! Anno per anno, ad ogni festa della bimba, venivano regalatele coperte fatte a mano, biancheria da letto in pizzo, lenzuola di seta o ricamate a mano dalle nonne, servizio per la cucina (piatti, bicchieri di cristallo, batterie di pentole e servizi da the e caffè!). Questa tradizione non è ancora del tutto scomparsa e, sebbene ormai il matrimonio è solo da poche considerato come l’unico mezzo per realizzarsi nella vita, molte ragazze arrivano al grande giorno con tutto il corredo già pronto!
I preparativi per il matrimonio in Calabria durano mesi e mesi. Ci sono tanti riti che caratterizzano le fasi dei preparativi che sono tenuti vivi dalle tradizioni popolari. Iniziamo dal fidanzamento: per molte ragazze calabresi il fidanzamento era vissuto (ed in alcuni casi ancora lo è) come un segreto da custodire e tenere lontano, soprattutto, dalle orecchie del padre! Come nella maggioranza delle regioni del sud Italia, anche qui lo scoglio maggiore da superare era la presentazione del ragazzo alla famiglia di lei: se si superava questo grande passo allora la strada verso il matrimonio era pressoché spianata! Poco tempo dopo le dovute presentazioni, infatti, si organizzava un incontro con la famiglia di lui per lo scambio degli anelli di fidanzamento: l’anello di fidanzamento (o fedina) aveva la funzione di ufficializzare il legame tra i due ragazzi ed era il simbolo della promessa dei due di intraprendere una vita familiare insieme. Nonostante questa tradizione sia ancor oggi molto radicata nella regione, sempre più spesso si decide di “saltare” questo rito, grazie anche ad una sempre maggior apertura della mentalità dei padri calabresi.
Ed ora passiamo alla fase dei preparativi pre-matrimoniali, partendo dalla “promessa di matrimonio”. Come ben sappiamo la promessa altro non è che la dichiarazione reciproca dei futuri sposi (in Chiesa e in Comune nel caso di matrimonio concordatario, solo al Comune nel caso di matrimonio civile) di contrarre liberamente matrimonio. Come in tutte le altre regioni italiane la promessa non comporta obbligo, tant’è che, se il matrimonio non viene celebrato entro 180 giorni dalla stessa, questa non ha più valore. Alla promessa di matrimonio segue, nella maggioranza dei casi, una festa organizzata dalla futura sposa, meno impegnativa certo del ricevimento di nozze vero e proprio, ma che coinvolge comunque i parenti più stretti e alcuni amici. E’ in questa occasione che gli sposi iniziano a ricevere i primi regali, che non sono quelli di nozze: in genere viene regalato qualcosa di utile per la casa (piatti, bicchieri, ecc), spesso di comune accordo con gli sposi stessi, per evitare doppioni o regali inutili per la coppia, mentre per le nozze si predilige regalare la classica busta con i soldi, a meno che gli sposi non abbiano stilato e consegnato una lista nozze! Durante i festeggiamenti per la promessa c’è “lo scambio dell’oro”: la famiglia della sposa regala al futuro sposo un orologio, o anche gemelli o fermacravatta da indossare il giorno del matrimonio. La famiglia dello sposo, invece, regala alla futura sposa la parure completa da indossare sul vestito da sposa.
Fonte immagine : www.calabriaonline.com
Tradizionalmente le spese matrimoniali vengono così ripartite tra le due famiglie calabre:
Spettano alla famiglia dello sposo:
• Abito da sposa
• Anello di fidanzamento
• Bouquet della sposa
• Parure, comprendente collana orecchini anello e bracciale, da regalare in occasione della promessa di matrimonio
• Fedi nuziali
• Offerta alla chiesa
• Un regalo per il sacerdote che celebra il matrimonio
• Noleggio dell’auto della sposa
• Servizio foto e video
• Compenso del musicista e dell’animazione
• Viaggio di nozze
• Affitto/Acquisto della casa
• Arredamento della casa.
Le spese che invece spettano alla famiglia della sposa sono:
• L’oro dello sposo, da regalare alla promessa di matrimonio
• Partecipazioni e inviti
• Confetti e bomboniere
• Ricevimenti o rinfresco
• Fiori e addobbi della chiesa
• Il corredo per la casa
• La biancheria personale della sposa
• Abito da sposo o in alcuni casi solo la camicia
• Gli abiti per damigelle e paggetti
• I regali per i testimoni e a damigelle e paggetti
Come in molte altre regioni italiane, anche in Calabria questa usanza di ripartizione spese sta via via scomparendo, lasciando alle due famiglie la possibilità di contribuire ognuno in misura equa ed in relazione alle proprie possibilità, spesso solo di supporto ai due ragazzi, che scelgono di pagare tutto con le proprie finanze!
Altra tradizione a mio avviso carinissima (ma che abbiamo già visto sia in Sicilia che in Sardegna) è quella del “primo letto”: la preparazione del primo letto consiste oltre che nella vestizione del letto della prima notte di nozze, anche nell’allestimento di tutta la casa con tutto il corredo a disposizione della sposa. Il rituale si compie a pochi giorni dalle nozze, trasferendo dapprincipio tutto il corredo nella nuova casa.
Alla preparazione del primo letto partecipano tutte le donne di casa, sia dalla parte della sposa che dello sposo, ad esclusione assoluta della sposa, in quanto secondo la tradizione sembra che la sua partecipazione porti non troppa fortuna! Per la vestizione del letto è acquistata una parure specifica, in genere scelta dalla sposa e dalla mamma della sposa, sarà sicuramente biancheria in tessuti e sartoria pregiata, speciale per la specialità dell’occasione, in seta, lino, con pizzi e merletti pregiati. Sul letto vengono messi, a preparazione ultimata, cioccolatini, confetti e soldi, tutti in segno di buon augurio! La tradizione vuole che la sposa non veda il primo letto fino al giorno delle nozze, in quanto, pare, sia deleterio per la fertilità della donna!
Come abbiamo visto nella ripartizione delle spese matrimoniali, la tradizione calabra vuole che il vestito da sposa venga regalato dalla famiglia dello sposo, anche se, in alcune città calabre, vige l’usanza che sia il padre della sposa a regalare alla figlia il suo “ultimo vestito da nubile”, e la suocera a regalarle il “primo da sposata” , quello che un tempo si chiamava “d’uscita”, ovvero il vestito con il quale si parte per il viaggio di nozze, e che oggi spesso viene usato solo per la consegna delle bomboniere a fine ricevimento!
Come in tutte le altre regioni italiane anche in Calabria vi è il divieto per lo sposo di vedere l’abito della sposa prima del matrimonio, e per la sposa di specchiarsi, completamente vestita, prima dell’uscita di casa!
In alcune zone dell’hinterland si conserva la tradizione del doppio bouquet: lo sposo consegna il suo bouquet alla sposa solo sull’altare, mentre per le foto in casa di lei ne viene utilizzato un altro regalato dalla mamma della sposa!
In Calabria non è presente il tavolo dei regali come lo era in Sicilia; nonostante ciò i regali vengono consegnati sempre qualche giorno prima agli sposi e non sul ristorante, mentre le bomboniere vengono consegnate dopo l’apertura della torta!
Durante il ricevimento, infine, è buon auspicio per la sposa ballare con tutti gli ospiti presenti in sala e, durante il ballo, spesso si usava lanciare soldi alla sposa, come augurio di ricchezza e fertilità!
Ancora una volta chiedo scusa se ho tralasciato qualcosa e attendo i vostri commenti, magari con qualche notizia in più riguardo alle tradizioni legate al matrimonio…e non solo in Calabria!
Se per caso avete curiosità particolari su qualche regione o avete voi stesse delle tradizioni legate alle vostre regioni da postare, fatelo pure: sarà ben lieta di leggerle e, soprattutto, di approfondirle nei prossimi articoli!
Vi aspetto numerose!
A presto con il nostro viaggio nelle regioni italiane…e non solo!
Ilaria Carangio
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