Jingle bells, jingle bells, jingle all the way…. eh sì, Natale si avvicina, e quasi tutte veniamo contagiate dalla frenesia degli acquisti e dei regali… voi avete già iniziato? C’è chi si riduce a corse disperate gli ultimi giorni prima delle feste (mi dichiaro colpevole: è passato alla storia l’anno in cui a causa di troppi impegni di lavoro, la domenica mattina prima di natale mi sono piantata in un centro commerciale dichiarando: non esco di qui finché non ho preso tutti i regali, dal primo all’ultimo!) e chi è molto previdente ed inizia ad accumularli già prima (sempre io: ho imparato la lezione, ed adesso quando vedo qualcosa di carino e perfetto per questa o quell’altra persona, lo acquisto anche se è a malapena maggio: perché so che non ritroverò quella cosa perfetta a dicembre!).
La stagione è alle porte… e ammettiamolo: quanto stress si porta con sé! Cosa regalare a tizio e caio? E’ poco gentile mandare questo a mia suocera? Quanti dubbi!! Vediamo qualche consiglio che potrebbe essere utile per metterci a riparo da imbarazzanti errori.
Parte 1: il piccolo aiutante di Babbo Natale (cioè: fare i regali)
Innanzitutto, partiamo da un’idea che potrebbe sembrare sfacciata ma non lo è, se l’indagine è condotta con il debito tatto e discrezione: non è affatto maleducato indagare discretamente (che sia con amici e parenti o con il diretto interessato) se c’è qualcosa in cima alla lista dei desideri di un nostro amico o parente. Consiglio particolarmente utile per destinatari molto giovani e difficili da accontentare (potremmo non essere al corrente dei trend in voga in una fascia d’età lontana dalla nostra, o dai gusti particolarmente mutevoli).
Sempre per i più giovani (nipoti, cuginetti o quant’altro), non scartate, se siete nella condizione di potervelo permettere, il regalo “monetario”: se per amici, parenti e conoscenti potrebbe sembrare impensabile (giustamente!), per una ragazzina alle prese con i primi desideri modaioli e senza entrate che non siano passate dai genitori, le “mance” delle feste sono uno straordinario bottino di libertà ed un assaggio di maturità nel poter scegliere come utilizzare il loro piccolo capitale. Per cui, magari concordando l’importo con i genitori, un regalo “contante” consegnato in un biglietto straordinariamente bello e ricercato sarà un regalo adatto ed appropriato!
Una parola va spesa su uno dei peccati più commessi in questo periodo: il regalo riciclato! Verrebbe subito da dire: no, mai! Ma non voglio essere così categorica. Io stessa ho ricevuto regali che mi sono stati dichiaratamente riciclati (“sai, ho ricevuto l’oggetto x da tizio, è proprio carino ma io non ho davvero il posto dove metterlo… potrebbe interessarti?” e ancora oggi conservo con piacere l’oggetto in questione, perché mi piace!) e non ci ho visto nulla di male. Dopotutto, è un peccato buttare qualcosa di bello solo perché non c’è spazio, non è adatto a me (ma è perfetto per te) e così via. Certo che parliamo di casi particolari, in cui l’oggetto indesiderato è comunque di qualità, rispecchia i gusti di qualcuno, e quindi si presenta a questo come un regalo indovinato. Non ci sono scusanti invece per il riciclo di tanti oggetti orrendi, volgari e palesemente imbarazzanti che tante volte capita di scartare. Come dicevo poc’anzi, a parte rarissimi casi in cui quello che non si adatta a me piacerebbe moltissimo a qualcun altro, nella stragrande maggioranza delle occasioni il regalo che ci ha orripilato tanto da non volerlo in casa, farà lo stesso effetto sul malcapitato secondo destinatario. E allora in questo caso no, no, no, trattenete l’impulso e instradate il malaugurato ninnolo verso la più vicina discarica!
Che dire di quei regali un po’ “generici” – specialità gastronomiche, cravatte, libri, prodotti da bagno… sono tristi, poco eleganti, o si possono fare? C’è da dire che sono l’ancora di salvezza per tutte quelle persone a cui sentiamo di dovere o volere fare un regalo, senza conoscerle abbastanza bene da poter scegliere qualcosa di particolarmente indovinato. Anzi, si potrebbe dire che per quelle persone di cui abbiamo una conoscenza superficiale, sono l’unico regalo possibile, in quanto regali particolarmente “personali” potrebbero sembrare fuori luogo ed aggressivi. Ovviamente questo non vale per l’amica fidata, che potrebbe sentirsi sminuita da un prodotto generico, palesemente poco “pensato”.
Sul tema del regalo personalizzato, c’è un’altra cosa importante da dire: la personalizzazione deve ovviamente essere studiata a regola sulla persona che riceverà il regalo, e non su chi lo fa. Per cui anche se siete una fashionista sfegatata, inutile regalare l’accessorio d’ultima tendenza all’amica dallo stile classico e riservato: è come volerla “marchiare” con il vostro stampo, imponendole un gusto che non è il suo: un tentativo a dir poco imbarazzante soprattutto per l’amica, che difficilmente avrà il coraggio di sfoggiare l’accessorio che voi adorereste (e mi raccomando, mai chiedere o suggerire che il suddetto venga sfoggiato, sarebbe terribilmente indelicato!).
Spesso non ci si pensa finché non è troppo tardi… ma sapevate che esistono molte superstizioni legate ai regali, e se anche magari noi non ci crediamo… chissà che il destinatario del nostro presente non lo faccia! Meglio quindi non rischiare: si dice che non bisogna regalare pettini, forbici,spille e oggetti appuntiti, nel caso lo facciate, la regola superstiziosa vorrebbe che il ricevente vi restituisca una monetina (insomma, come se fosse il “prezzo” dell’acquisto invece che un regalo).
Borsellini e portamonete vanno sempre regalati con una monetina all’interno. Altro oggetto taboo sono i fazzoletti, che non andrebbero regalati perché siccome servono ad asciugare le lacrime, potrebbero portarne. Anche le perle, si dice, che rappresentino lacrime e dolori.
Volete andare sul sicuro con un mazzo di fiori? Non dimenticatevi che anche questi hanno un loro linguaggio, e quello che per voi è solo un calice colorato potrebbe rappresentare un’offesa… meglio informarsi sul significato degli elementi che compongono il vostro bouquet, per evitare gaffes!
A proposito di fiori (che forse sono più un regalo per compleanni, eventi, feste, ma già che li nominiamo, perché non dire anche questo!): se volete regalare un mazzo di fiori alla padrona di casa di una festa sarebbe molto meglio farli recapitare in anticipo, per permetterle di sistemarli in un vaso senza doversi barcamenare tra questo compito non previsto e l’arrivo degli altri ospiti, o la conversazione iniziata. Personalmente mi è capitato varie volte, e sebbene apprezzassi i bei fiori, dovermi improvvisare alla ricerca di vaso e cesoie, districando la composizione dal cellophane per ricomporla nell’apposito contenitore… era più uno stress che un piacere. Sarei stata ben più felice di accogliere il mio ospite ringraziandolo per i bei fiori, già disposti con calma in un vaso prima della festa.
Capita spesso che si organizzino momenti d’incontro apposta per lo scambio di regali. Ebbene, sembrerà strano, ma se da un lato consiglio caldamente queste occasioni per dei simpatici tête à tête con scambio di regali e chiacchiere riservate, non mi sento di consigliarli per gruppi di amici particolarmente estesi. Pensateci: sarà molto facile che tra i vari amici abbiate preparato regali molto diversi, sia per valore che per particolarità a seconda del rapporto che vi lega alle varie persone. Per cui mentre la vostra amica del cuore riceverà qualcosa di meraviglioso e scintillante, l’amica meno vicina potrebbe star per scartare un più generico set di prodotti da bagno (che per quanto deliziosi, sicuramente denunciano un regalo scelto con più superficialità) e magari ci sarà addirittura anche la conoscenza occasionale per la quale non avete nulla in serbo: uno scenario che preannuncia imbarazzo sia per voi, che per gli amici. Meglio quindi incontri se non individuali quantomeno ristretti, legati a cerchie di amicizia uniformi – così sarete sicuramente tutti più sereni.
Ci sono occasioni poi in cui lo scambio di regali non è diretto – magari una festa, in cui i regali vengono scambiati ma non aperti, accantonati fino alla vigilia o al 25 (a seconda delle tradizioni!). Una nota fondamentale: non dimenticate mai di accompagnare il vostro pacchetto con un bigliettino – che sia un semplice chiudi pacco con una breve frase o una card elaborata – così il destinatario del vostro pacchetto non avrà difficoltà a riconoscere l’origine del regalo e a ringraziarvi (stessa cosa se fate recapitare il regalo dal negozio in cui l’avete acquistato,o magari se si tratta di un acquisto online). Può sembrare una minuzia, ma trovarsi con un pacchetto di cui non si conosce il mittente è davvero imbarazzante: a me capitò un anno, in cui una serie di regali mi furono consegnati in ufficio durante un evento, e fui costretta a cacciarli un po’ alla rinfusa nel mio armadio per portarli a casa ad evento terminato: alcuni di essi avevano perso il proprio bigliettino (ammettendo che ci fosse mai stato) e ad oggi mi sto ancora chiedendo chi mi regalò un certo, stranissimo braccialetto che tuttora conservo…
Parte 2: grazie mille, non dovevi! (cioè: ricevere i regali)
A questo punto è il caso di spendere poche parole anche per trattare l’altra parte dello scambio di regali: cioè il momento in cui non si il donatore, ma il ricevente. Semplici e di buon senso le principali norme:
Qualunque cosa abbiate ricevuto, ringraziate di cuore.
Anche se il regalo è tremendo (la suocera vi ha inviato un confezione di pillole dimagranti?) voi mettete su un bel sorriso e ringraziate, senza sperticarvi in complimenti ridicoli (anche la suocera più testarda fiuterà la commedia e potrebbe interpretarla come una messa in ridicolo) ma nemmeno con malcelato risentimento. Siate superiori!
Se siete più fortunate ed il regalo vi piace, manifestare pure la vostra gioia, ovviamente in maniera proporzionale all’importanza del presente: i salti di gioia per il bel libro che volevate leggere forse sono eccessivi, mentre nessuno si stupirà della vostra commozione davanti al gioiello donatovi dal fidanzato. Sfogliate il libro, indossate il monile, spruzzatevi addosso il profumo appena ricevuto: farà solo piacere a chi ve l’ha donato (e ancora di più lo farà, ovviamente, quando indosserete/userete il regalo in futuro. Io ancora sorrido quando scopro una delle mie amiche con addosso il bracciale che le ho regalato, o con in mano la borsa che le ho donato).
Ogni tanto capita, lo dicevamo già prima, di trovarsi in situazioni in cui non si ha un regalo per tutti i presenti, eppure si riceve un dono che non si aspettava e che non si può subito ricambiare. Cosa fare? Inutile profondersi in scuse che attirerebbero solo l’attenzione su questo fatto. Altresì, precipitarsi a procurarne uno il giorno dopo, acquistando la prima cosa che si trova solo per poter mettere “in pari” il conteggio, non è consigliabile. E’ molto più simpatico e piacevole attendere di trovare un regalo davvero adatto, e sentito, e presentarlo magari in un momento lontano dalle ricorrenze prescritte: nulla potrebbe essere più piacevole che riceve un regalo quando meno ce lo si aspetta (e senza doversi preoccupare di non avere un regalo di contraccambio).
Abbiamo parlato di come ringraziare per i regali che si scartano di persona, ma cosa fare se si riceve un pacchetto magari tramite posta o corriere? Un tempo si sarebbe detto d’obbligo rispondere con un biglietto di ringraziamento scritto a mano, e per regali particolarmente importanti è ancora un segno di grande classe. Ma per adeguarsi ai nostri tempi dove le comunicazioni sono più rapite e tecnologiche, la soluzione migliore sarebbe una telefonata – o al massimo una e-mail nel caso la logistica ci renda difficili i contatti telefonici, o il mittente non sia un contatto particolarmente vicino. Evitiamo se possibile gli sms, troppo brevi ed impersonali.
Per ultima, una domanda ricorrente quanto spinosa: è giusto fare un regalo solo quando si sa di riceverlo, o va bene continuare a farlo anche se l’altra persona non ha precedentemente ricambiato? In questo, mi vien subito in mente una mia meravigliosa amica, che ho in passato accompagnato in sessioni di shopping dove erano più le cose che acquistava per regalarle a parenti ed amici, che ciò che comprava per sé. Ed era un piacere osservare la gioia che le dava scovare piccoli tesori che avrebbero ben sposato i gusti delle persone a lei care. Dunque così rispondo a questa domanda: che il regalo deve essere motivato dal piacere di fare un dono e non da una sorta di bilancia e tornaconto – solo allora non sarà importante se si riceve o meno indietro qualcosa. Ricambiare, è un esercizio a parte.
E voi, care amiche, siete pronte ad affrontare la stagione dello scambio dei regali?
PallinoGirl
Rosaspina dice
Bellissimo e utilissimo articolo! sono pienamente d’accordo con tutto! quest’anno purtroppo essendo disoccupata non posso fre i regali che vorrei ma pur avendo budget molto ristretto e avendo famiglia e amici tutti lontani mi è piaciuto cmq fare un regalo personalizzato alle persone che mi stanno piu a cuore 🙂 L’anno scorso ne ho fatti una dozzina e ne ho ricevuti 3 ma vabbè anch’io ho l’idea che il regalo viene fatto per la gioia di far felice qualcuno a cui si vuole bene non perchè se ne vuole ricevere uno in cambio, c’è anche chi ne fa per ricevere poi favori in cambio 😛
Kiss
Barbara dice
Bellissimo articolo! Lo condivido in pieno tranne mettermi i libri fra i regali generici..io li dividerei in due situazioni! Cioè, io adoro leggere e anche alcuni amici miei e ricevere un bel libro ci ripempie sempre di gioia, quindi regalare un libro conoscendo i gusti e i desideri direi che è un ottimo regalo. Mi fa anche molto piacere quando sfoglio di nuovo un bel libro e c’è la dedica dell’amico che me lo ha regalato.
Per contro, alcuni di quelli che sanno che ho la passione per la lettura capita mi regalino la prima cosa che trovano in libreria..e che lascia sempre un po’ di amaro in bocca perchè difficilmente mi piacciono le cose che ti propinano come miglior libro dell’anno ecc…
Quindi direi si ai libri, ma solo se sapete i gusti della persona, no a Best Seller e a quello che lodano in libreria che tanto lo lodano solo per indottrinazione!
Anche io quest’anno, memore di esperienze passate mi sono già attivata! hehe
MyNameIsAlessia dice
che il regalo deve essere motivato dal piacere di fare un dono e non da una sorta di bilancia e tornaconto
VERISSIMO!!! difatti per me regalare qualcosa ad una persona che amo è un piacere proprio perché vedere la loro gioia, la felicità nel ricevere qualcosa che si è tanto voluto non ha prezzo 🙂
Paola (@Alhrayth) dice
😉 Grazie ragazze, sono contenta che vi sia piaciuto… avevo paura di avervi stese tutte con la lunghezza, ma una volta iniziato… mi venivano in mente altre cose da dire!! °_°
Ah, Barbara: eh beh, diciamo che per un’appassionata lettrice… il libro non è generico per niente!!! Se so che ami leggere… o lo scelgo bene, o meglio di no, non mi azzarderei mai!!
Vediamo se così suona meglio: lo considero regalo generico per conoscente generico…di cui non so i gusti (e allora via di Bestseller!). Però se li conosco… sposo appieno il tuo pensiero!!