“Caro, ho deciso, mi faccio un tatuaggio”
“Sei sicura?”
“Bhè…no”
“Ecco, allora pensaci bene perché una volta fatto te lo porti tutta la vita”
Questa frase mi ha fregato. E mica c’era bisogno che me lo dicesse mio marito, lo sapevo da me.
E’ il ‘per sempre’ che mi turba. Mica son spaventata dal dolore, dagli aghi o da chissà che cosa, è proprio il fatto che , se un giorno ti viene a noia, non lo puoi togliere subito come la sciarpa di pelosetto che ti irrita il collo. Una volta fatto, te lo tieni, che ti piaccia sempre o no. Oh bhè esistono anche i rimedi per toglierlo, checcevò, ti grattano come un pezzo di parmigiano sulla grattugia, ti strofinano la pelle con la carta vetrata come se tu fossi un pezzo di truciolato e il tatoo sparisce.
Più o meno. Che poi a me mica mi piacciono chessò… una leggerissima libellulina sulla spalla, una svolazzante farfallina, una simpatica coccinella, un minuscolo geco… No, a me piacciono i tribali.
Messi anche in un punto particolare.
Adorerei un bel tribale sopra le natiche, proprio nel pezzetto di pelle che rimane scoperto tra il pullover che mi si è ritirato in lavatrice e i jeans a vita bassa.
Una cosa che sembra arzigogolata ma che invece ha un bel significato. Perché il tatuaggio ha sempre un significato importante per chi lo porta. Oddio ci vorrebbe anche un lato B importante, mi accontenterei di una fotocopia di quello di Jennifer Lopez, per dirne una.
Altrimenti mi piacerebbe anche un piccolo tribalino sul polso, o magari… ecco sì… no vabbè ho finito i posti dove mi farei ficcare gli aghi inchiostrati.
A me piacerebbe che esistesse il tatuaggio annuale. Va là. Sarebbe fantastico. Tu ti senti forte come un leone? Branco ti ha predetto un anno pieno di grinta e coraggio? (Chi è Branco? Vabbè lasciamo perdere) E vai di tatuaggio aggressivo che dura un anno. Una volta cancellato, potresti decidere se rifarti lo stesso (magari ti ha portato fortuna) o tatuarti un pavone, o uno scorfano in onore di tua suocera. Voglio dire, anche qui ci sarebbe un bel motivo.
Io non c’ho coraggio, devo dire il vero. Perché mi immagino ottantenne a fare la spesa col treppiede e il salvavita attaccato al collo, che mi allungo per prendere una meluccia da farmi cotta al forno e vai che mi si scopre la schiena, perché quella mattina mi sono dimenticata di indossare la maglietta di lana. Cioè, ma un’ottantenne con un tribale sul fondo schiena mica è bella, eh?!
O sennò al momento di pagare sfoggio il mio disegnino artistico sul polso e sul dorso della mano. Sì, magari mi trema anche la mano e c’ho le dita con l’artrosi.
Che poi adesso nel fior fiore degli anni (ah ah ah!) la pelle è bella, turgida e tirata, ma non voglio pensare a quando sarà rugosa e che non verrebbe liscia e stirata manco con l’appretto.
Cioè, ma posso avere sti pensieri adesso? Sì. Sì. Io ce l’ho. Io sono una che se un giorno non ho più voglia di una cosa, bon! la finisce, senza se e senza ma. Diventerei pazza al pensiero di non potermi disfare di una cosa che non mi piace più.
E voi, avete un tatuaggio? Mi dite se anche voi siete state afflitte da questi pensieri?
Ah sì, mentre sto scrivendo l’articolo mio marito mi passeggia intorno e mi ha già chiesto due volte:
“Ma… cos’è questa cosa di poterti disfare di una cosa che non ti piace più?”
Ho cambiato idea: mi tatuo un cuore trafitto da una freccia con le nostre iniziali. Come Braccio di ferro.
Così sta tranquillo.
Forse.
Le pellegrine Artusi dice
Simo questo post lo potrei aver scritto io, mi piacciono esattamente gli stessi tatuaggi e non li faccio per i soliti motivi. Che poi io il lato b ce l’ho già importante ora, figurati a 80 anni con un didietro che fa provincia con il tribale sopra!! Ma poi te Simo che tatuaggio ti vuoi fare metti un santino in tasca e pensi così al santo che ti ritrovi a casa 😀 Baci
Nunzia dice
Ciao Simo!
Ahahaha, il cuore trafitto…uhm…e se lo tatuassi a lui? ^___^
Anche io non sono per i tatuaggi “per sempre” e così quando mi vengono le smanie mi faccio quelli ad acqua dei miei bimbi, che tanto ci sono figure molto carine tipo simboli giapponesi o floreali che mi piacciono un sacco. Devo dire che questi tatuaggi se ne vanno prima che io mi stanchi…ma va bene lo stesso. ^___^
ari dice
Simoooooo… tocchiamo un argomento che mi interessa particolarmente…
Ecco io i tattoo li adoro (ne ho 2 e sto programmando il terzo..), ma assolutamente non i tribali. Non mi dicono nulla, che ci devo fare? Ecco, di un tribale potrei stufarmi, del mio gatto sul fianco sono strasicura che non mi stuferò 🙂
Comunque se mai decidessi di farlo, scegli uno bravo, insomma non un pasticciere che un giorno ha deciso che gli piaceva fare tatuaggi… 😉
baciooooooo ti lovvo!!
adry dice
Ecco, io il tatoo ce l’ho, proprio sulla pancia, in fondo a sinistra. Ha un significato grande per me e mi piace un sacco. Ma so già che tra 20 anni non avrò la pancia di adesso e quando sarò al mare forse non sarà proprio un bel vedere. La pancia è una delle prime cose che cadono con l’età. E il tempo non ha pietà…a meno che tu non abbia un marito chirurgo plastico! Bacini
Giornalista Chiacchierona dice
Simo, ho appena mipiacizzato la pagina fb di questo sito e sono corsa a leggere la tua rubrica…
Io ho un tatuaggio, l’ho fatto a gennaio, e proprio stamattina pensavo che fare una scelta del genere è come trovare il vero amore.
Finché l’idea di farlo non ti convince abbastanza, c’è qualcosa che non va…
E’ come stare con un uomo e dire “Lo amo infinitamente, ma non andrei mai a convivere, e non è per colpa sua!”.
Purtroppo non lo ammettiamo, ma qualcosa non ci convince, e quindi non concepiamo nemmeno l’idea di realizzare tale proposito.
Ritornando ad un tatuaggio, è ovvio che l’idea di averlo sulla pelle per sempre è un deterrente difficile da sconfiggere, quando però l’idea di fare quella precisa cosa in quel preciso punto del corpo è sicura, allora ci si mette un attimo a decidere.
Amavo l’idea di averne uno da tanto tempo, ma non mi convincevo mai.
Posso farlo quando voglio, pensavo.
Ma il vero era che non sapevo che disegnare, cosa meritasse davvero un luogo sulla mia pelle.
Poi è arrivata una lucina e ho deciso e fatto in pochissimo tempo il tutto.
Se si è decisi, lo si fa.
E anche se rimane sulla pelle per sempre, avrà sempre senso leggerlo o vederlo.
Io, nella parte interna del braccio – dove la pelle casca già ai 35 anni – mi sono tatuata la scritta “Forever young” e tutti mi prendono per il culo ;D
Finché non ci avvizziamo mentalmente, saremo sempre giovani, ecco il mio messaggio!
E ne rifarei tanti altri.
Infatti il prossimo è già in mente…
stella dice
Adoro i tatuaggi. Ne ho già fatto uno e a breve farò il secondo. Non me ne sono pentita, anzi, l’unico rimpianto è stato quello di aver trovato il coraggio solo ora e non prima. A 80 anni potrei non arrivarci e se ci arriverò, per allora li avrò tolti.
Ma da oggi fino ad allora mi avranno accompagnato per il resto della vita. Carpe diem dicevano i latini 🙂
Ely338 dice
Ciao, arrivo con 10 anni di ritardo, ma ti ho scoperta solo ora. Io di tatuaggi ne ho 11 sparsi un po’ ovunque sul corpo e, ad eccezione di due, tutti assolutamente sotto i miei occhi in ogni momento (naturalmente in ogni momento estivo… d’inverno non mi si vedono manco le pupille da tanto sono freddolosa!!!). Secondo me il punto di svolta tra il fare e non fare il tatuaggio dev’essere il significato che dai tu al tatuaggio. Farlo per moda o perchè ti piace un disegno sono sicuramente fattori che ti potrebbero portare al pentimento. Fare un tatuaggio perchè ti rappresenta qualcuno o qualcosa, credimi, anche a settant’anni ti farà essere orgogliosa di averlo fatto (e potrebbe essere un promemoria di quel qualcuno o qualcosa!)