Bentornate a tutte le future sposine e non che ci leggono con tanto affetto!
Questa settimana, le nostre ragazze ci parleranno di un aspetto molto importante nell’organizzazione del matrimonio.
Parliamo infatti di partecipazioni e ringraziamenti, come e perchè?
Ecco cosa pensa Federica, la nostra inviata che esprime un punto di vista “moderato”, tra innovazione e tradizione:
A mio parere forse una delle scelte più insidiose nell’organizzazione di un matrimonio è proprio quella delle partecipazioni. Trovo quindi utile stilare un elenco di parenti, amici e conoscenti che presumibilmente si vorrebbe/dovrebbe invitare. In seguito individuerei tutti gli invitati d’obbligo. Infine dopo aver contato e controllato gli ospiti selezionati, sceglierei, anche sulla base di aspetti pratici e di budget, tutte le persone che sarebbe scortese non invitare.
Nell’elenco vanno poi selezionate le persone che si sceglie di invitare, non solo alla cerimonia, ma anche al banchetto. Per quest’ultime andrà inviato unitamente alla partecipazione l’invito al rinfresco o al ricevimento.
Le partecipazioni più belle sono, secondo me, quelle personalizzate: sono come il biglietto da visita del proprio matrimonio! La tradizione vorrebbe che di tutto si occupassero i genitori della sposa, annunciando il matrimonio dei rispettivi figli, indicando tutti i dettagli riguardanti la cerimonia e al banchetto. Nonostante io sia abbastanza tradizionalista, preferirei scegliere personalmente, con il mio futuro marito, la tipologia di partecipazioni e secondo me devono essere gli sposi ad annunciare il loro matrimonio!
Marito e moglie sono tenuti, successivamente alla cerimonia, a mandare un biglietto di ringraziamento per tutte le persone, che hanno inviato un regalo, un telegramma, dei fiori o un biglietto. L’invio dei ringraziamenti è doveroso e non facoltativo.
Ecco cosa pensa invece Ilaria, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente tradizionalista:
Prima di tutto occorre stilare una lista completa di tutti gli invitati distinguendo chi parteciperà solo alla cerimonia religiosa/civile o chi, invece, seguirà gli sposi anche al banchetto nuziale. La tradizione vuole che siano le rispettive famiglie ad annunciare il matrimonio dei figli,anche se, ultimamente, sono gli sposi stessi ad annunciare il proprio matrimonio. Quello che sto inoltre notando spesso, dalle partecipazioni che ricevo e da quelle viste all’atto della scelta delle mie, che la differenza tra inviti e partecipazioni inizia a scemare: molte sono le coppie, infatti, che optano per una partecipazione a libretto, con a sinistra le indicazioni del ristorante e sulla destra quelle della cerimonia! Io per il mio matrimonio mi sono mantenuta su una linea piuttosto tradizionale scegliendo di distinguere chi desideravo partecipasse solo alla cerimonia religiosa da chi, invece, avevo piacere ad invitare anche al ristorante. All’interno della busta (la cui intestazione va sempre fatta a mano, con inchiostro possibilmente nero), perciò, alcuni hanno trovato solo il cartoncino grande, piegato a libro con apertura orizzontale, con sul frontespizio le nostre iniziali stampate ed all’interno l’annuncio (fatto da noi e non dalle rispettive famiglie) con le indicazioni della data, ora e chiesa; altri, invece, hanno trovato anche un cartoncino più piccolo, in coordinato con quello grande, in cui venivano invitati al banchetto nuziale al ristorante. In basso a destra sull’invito deve essere sempre presente la sigla RSVP (repondez s’il vous plait – si prega di rispondere) oppure la scritta “E’ gradito un cenno di adesione”: chi riceve solo la partecipazione alle nozze non è tenuto a fare un regalo, risponderà solo con un telegramma o un bigliettino d’auguri 4 o 5 giorni prima del matrimonio, mentre l’invitato è tenuto tempestivamente a rispondere, di persona o per telefono, per confermare la presenza o meno al banchetto nuziale. La tradizione, infine, vuole che gli sposi, a mò di ringraziamento, mandino a tutte le persone intervenute, o che comunque abbiano inviato un pensiero, dei bigliettini di ringraziamento, da inviarsi a cura della famiglia della sposa quando gli sposi sono in viaggio di nozze. Oggi la tradizione è stata un po’ superata (io stessa ho optato per una strada più “semplice”), optando per dei cartoncini o delle pergamene (io ho scelto queste ultime) con una frase di ringraziamento da utilizzare come segnaposto o da consegnare a fine cerimonia insieme alle bomboniere. I ringraziamenti possono essere stampati in coordinato con le partecipazioni, o dissociarsene completamente: io ho scelto delle pergamene stampate su carta bianca, con una semplice frase di ringraziamento stampata all’interno, e chiusa con un nastrino dello stesso colore delle confezioni delle bomboniere (che poi era il tema di tutto il matrimonio!), da consegnare insieme a queste ultime.
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