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Innamorarsi è una delle esperienze più straordinarie che si possono compiere nella vita, una delle più coinvolgenti e sconvolgenti di emozioni diverse, sia positive come la gioia, l’entusiasmo, la felicità, sia negative come l’incertezza, la paura, la malinconia e la nostalgia.
Amare ed essere amati è di fondamentale importanza nella vita di un uomo perchè, come diceva Pisistrato, l’uomo è un essere sociale.
Ma che cos’è l’amore?
“Il vero amore comincia quando siamo pronti a dare tutto senza chiedere nulla“
diceva Antoine de Saint-Exupéry oppure
“una vita senza amore è come un giardino senza sole e coi fiori appassiti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezza alla vita che nient’altro può portare“
come recita un’opera di Oscar Wilde.
Per noi, l’amore è sentire le farfalle che si agitano nello stomaco, un senso di pienezza e di sazietà, la “testa tra le nuvole”, la voglia di tenerezze, di premure, di dolcezza, avere una totale fiducia ed il desiderio di abbandonarsi, avvertire il batticuore, i turbamenti, l’eccitazione, le insicurezze, etc…
I nostri corpi sbocciano all’amore e vanno l’uno verso l’altro cercando l’unione.
Sensazioni che ci fanno tornare indietro nel tempo… quando da adolescenti cambiava il corpo ed i sentimenti andavano incontro a trasformazioni così profonde da farci conoscere per la prima volta le emozioni d’amore.
La prima esperienza, occupa infatti un posto privilegiato nei ricordi e nel cuore: non a caso si dice che “il primo amore non si scorda mai”! Quest’ultimo, difatti, è per tutti una novità sconvolgente, perché è caratterizzato da un’esplosione di sentimenti mai provati prima.
Nell’infanzia, invece, i bambini si interessano all’altro sesso dicendo di amare l’uno o l’altro compagno o compagna di giochi ma si tratta di eventi affettivi che, pur avendo un grande valore, non hanno niente a che fare con la marea di emozioni che investe la mente, il corpo e l’anima durante un innamoramento adulto.
Un coinvolgimento emotivo così reale da far alterare anche i ritmi di alcune funzioni dell’organismo: possono presentarsi disturbi del sonno, disturbi dell’alimentazione, cambiamenti di umore repentino e la lontananza dall’amato può provocare un grande senso di angoscia.
Ma che rapporto c’è tra innamoramento e amore?
L’innamoramento indica la fase iniziale ed intensa di un processo che, se non viene meno e non viene interrotto da incompatibilità di caratteri, da infedeltà o litigi irrisolvibili, può sfociare nell’amore, una fase più duratura, meno intensa ma più ricca di elementi nuovi: la condivisione di interessi e obiettivi comuni (un fidanzamento, un matrimonio o la nascita di un figlio), la percezione più reale del proprio partner, dei suoi lati positivi o dei suoi limiti e difetti.
Non dimentichiamo poi che innamorarsi e frequentare un partner aiuta sotto molti aspetti: l’amore rassicura, dà fiducia, innalza l’autostima e regala un senso di soddisfazione e partecipazione nei rapporti con gli altri! Tutte conseguenze dell’orgoglio di essere riusciti a stabilire un bel rapporto, della gioia di stare insieme e del desiderio di rivedersi anche dopo un breve distacco… ora si mettono in primo piano gli aspetti sentimentali e romantici.
Dal punto di vista scientifico dobbiamo parlare di sostanze chimiche tipo la “dopamina“, la “norepinefrina“, la “feniletamina“, sostanze che si attivano in seguito a comandi cerebrali, innestati a loro volta da tutte le sensazioni visive o uditive che ci scatena il nostro amato. A livello corporeo, è possibile affermare che la quantità di serotonina in circolazione è simile a quella presente in un ossessivo-compulsivo!
Sostanze che ci danno un po’ la sensazione di essere drogati d’amore o maggiormente intelligenti… considerato che alcune ricerche hanno evidenziato che produce anche un innalzamento della “neurotrofina“, una sostanza che ha la capacità di rigenerare i neuroni.
Con il passare del tempo, inizia poi a comandare una sostanza chiamata “ossitocina“, a scapito della “norepinefrina” e della “feniletamina”, alla base di legami forti come quelli tra due innamorati o tra madre e figlio.
E’ proprio il presentarsi di questo “cambio di guardia” che permette la diminuzione della passione che ci ha fatto battere il cuore inizialmente e l’instaurarsi di un rapporto più profondo. Il nostro corpo inizia a produrre le “endorfine“, delle molecole che hanno un’azione rilassante e che quindi trasforma l’amore in “attaccamento”.
Quindi anche questa bella favola ha una fine….
Nel primo periodo si ha l’impressione di essere le due sole cose importanti al mondo, di vivere una vita piena, che non ha niente a che fare con quella degli altri ma poi comunque tale situazione si stabilizza in una condizione di maggiore equilibrio.
Alcuni studi hanno fissato il limite di questo periodo magico a 18 mesi ed in alcuni casi massimo 4 anni.
Ed il vostro innamoramento quanto è durato?
Ho scritto questo articolo con l’aiuto della collega Dott.ssa Cristina Vannuzzi
psicologia@tentazionedonna.it
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