Oriana Fallaci nacque a Firenze nel 1929.
La sua infanzia sarà caratterizzata dal periodo fascista di Mussolini. Il padre, convinto antifascista, la inserirà sin da subito nelle vicende politiche italiane, coinvolgendola nelle sue teorie anti dittatoriali. Amante della caccia, lo stesso padre porterà Oriana durante le sue battute, imparandole l’uso delle armi.
Con un’infanzia del genere, ben presto Oriana si inserirà nei movimenti clandestini di resistenza, di cui era seguace anche il padre. I loro scopi diverranno la ribellione e la lotta contro il nazismo, con un periodo estremamente duro per la mente e lo spirito della futura scrittrice.
Il padre di Oriana, infatti, verrà catturato e torturato dai nazisti, per poi essere rilasciato in seguito. La dura lotta della Fallaci le farà meritare un riconoscimento dallo stesso esercito italiano: quando lo riceve, Oriana ha solo 14 anni.
Con la fine della guerra, nasce nella Fallaci la voglia e la passione per la scrittura. Il suo sogno è quello di diventare una giornalista, e sappiamo bene quanto ella ci sia effettivamente riuscita.
I primi incarichi giornalistici sono brevi interviste, ma in poco tempo la Fallaci riuscirà a farsi notare dalle varie testate giornalistiche: i suoi compiti diverranno presto di livello internazionale, con importanti reportage ed interviste nel mondo politico e sociale dei vari Paesi.
Presto inizia a scrivere per l’Europeo, un settimanale molto noto; le sue collaborazioni si estendono dall’Italia all’America. In questi anni, le sue interviste diventeranno di fama internazionale: tutti aspettano sempre con ansia che esca uno dei suoi reportage, perché solo la Fallaci ha saputo usare uno stile ed una personalità tali da infiammare il giornalismo politico degli ultimi decenni.
Le sue interviste, tra le quali ricordiamo quelle fatte ai diversi dittatori dei vari Paesi, sono piene di carattere, di orgoglio e di passione. La personalità molto forte della Fallaci la porterà a discutere animatamente con i suoi interlocutori, senza aver paura di porre loro domande troppo scomode. Vi consiglio, personalmente, di procurarvi le sue splendide interviste e di leggerle con attenzione: io non sono mai riuscita a trovare un giornalista con la stessa foga e passione che ebbe Oriana.
Tutti i suoi più caratteristici incontri con i potenti saranno poi introdotti nel libro “Intervista con la storia“, che vi consiglio di leggere.
Tra i suoi bellissimi libri, di cui troverete una lista a fine articolo, e le famose interviste, la Fallaci si troverà a dover girare il mondo e ad avere la responsabilità di raccontare “in diretta” i conflitti più aspri della storia: nel 1967 andrà in Vietnam, durante la guerra, nel 1968 negli USA, in mezzo alle rivolte studentesche; sempre nel 1968, il suo ruolo di giornalista la condusse a Città del Messico, dove si trovò coinvolta nel massacro di Tlatelolco, rimanendo ferita da una raffica di mitra. Ma la troveremo ancora in India, Pakistan, sud America e Medio Oriente, sempre coinvolta in aspri e pericolosi conflitti di guerra.
Quando l’uomo si preparò ad andare sulla luna, nel 1969, Oriana era lì. Ottenne un incontro personale con il comandante dell’Apollo 12, che portò con sé sulla luna la foto della Fallaci da bimba.
Nel 1973 Oriana incontrerà l’amore della sua vita. L’unico e vero amore: Alekos Panagulis, leader della resistenza greca contro il regime. Il loro fu un amore intenso, disperato, unico. Qualcosa di indescrivibile. Solo chi ha letto “Un uomo“, scritto dalla Fallaci in seguito alla morte di Alekos, sa cosa intendo. Per cercare di farvi capire, vi regalo un piccolo pezzettino di questo meraviglioso romanzo:
Se tanto lo sfuggo, credimi, è perché lo amo. Fuggo da lui eppure lo cerco. Quando mi è vicino e vedo i suoi occhi e ascolto la sua voce vorrei accecarlo, renderlo muto, ma appena mi separo da lui vedo apparire due fiammelle tremanti che brillano quanto stelle perdute nel fondo della notte. Sono i suoi occhi le sue parole purificate dall’assenza.
Un libro che non ha bisogno di descrizioni ma solo di un verbo: leggetelo.
Il suo ultimo reportage di guerra, da cui trasse anche un libro, lo fece negli anni ’80, quando si recò a Beirut con le truppe italiane ONU.
In seguito, nel 1990, la Fallaci decise di trasferisci a New York, dove era anche il giorno della terribile tragedia dell’11 settembre 2001, evento che la portò a scrivere articoli e libri che tutt’ora la rendono oggetto di forte critica nel mondo sociale, culturale e politico.
Negli anni di New York, Oriana si trovò a dover combattere con un altro nemico, molto più forte di qualsiasi guerra: un alieno, come lo chiamava lei, conosciuto con il nome di cancro.
Fino al 2005, nonostante la terribile malattia, Oriana si fece sentire sui vari quotidiani italiani, intrattenendo rapporti epistolari pubblici con il suo pubblico e con vari esponenti della società italiana. Riuscì anche ad incontrate Papa Benedetto XVI, in un’udienza privata.
Il 15 settembre 2006, mentre era nella sua amata Firenze, Oriana morì, oramai sfinita dalla terribile malattia.
La sua morte fu un duro colpo, non soltanto per i suoi ammiratori, ma anche per chi, fino ad allora, non l’aveva tenuta di buon occhio.
La sua fu un’enorme e grave perdita. La sua morte non mise comunque fine alle opinioni che il mondo esprimeva su di lei, e ancora oggi si susseguono pareri, libri, mostre e tanto altro su Oriana Fallaci.
I suoi libri, letti da milioni di persone in tutto il mondo, sono ciò che ci rimane, insieme a tutti i suoi bellissimi lavori giornalistici. Vi lascio una lista di tutti i suoi testi, che vi consiglio assolutamente di leggere, qualunque sia la vostra opinione sulla Fallaci.
Non si può parlare in merito a qualcosa che non si conosce. Quindi, imparate a conoscerla.
Bibliografia di Oriana Fallaci:
- I sette peccati di Hollywood
- Il sesso inutile
- Penelope alla guerra
- Gli antipatici
- Se il sole muore
- Niente e così sia
- Quel giorno sulla luna
- Intervista con la storia
- Lettera a un bambino mai nato
- Un uomo
- Insciallah
- La rabbia e l’orgoglio
- La forza della ragione
- Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci
- Oriana Fallaci intervista sé stessa – L’Apocalisse
- Un cappello pieno di ciliege
Beatrice
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