Il trucco c’è ma non si vede

L’uomo è più genuino.E qui non ci piove.

Se un uomo è bello, è naturalmente bello, se la donna ha una parvenza di gnoccaggine, ci può essere un tranello, un trucco degno del miglior prestigiatore.

Ora, senza tirare in ballo Tony Binarelli o il mago Casanova, vediamo alcune magie che noi donne possiamo fare, altro che numero del coniglio dal cilindro.

Partiamo dai capelli.

Se una donna li ha lunghi può giostrarli un po’ come vuole, può nasconderci una fronte troppo alta, due orecchie troppo sporgenti o due corna appena fatte. Dipende dalle situazioni.

Ma non può essere mai naturalmente calva. Un uomo sì. Devo dire che questa cosa ci salva non poco, visto che se un uomo si fa il riporto del nove, noi saremmo capaci di farcelo moltiplicato per tre, giusto per non dargli soddisfazione. E una donna calva non è bella, a meno che tu non sia la copia sputata di Sinéad O’Connor,mentre nella storia cinematografica ci sono degli esemplari degni di nota come il famoso Yul Brynner, che della sua calvità c’ha fatto carriera.

Quindi prima di lamentarci delle doppie punte, pensiamoci.

Il trucco.

Un uomo non si trucca. Oddio forse in televisione una bella palettata di cerone se la danno, ma non è di questo trucco che parlo io.

Noi, tra ombretti, mascara e rossetti, siamo capaci di trasformare il nostro volto da donna insignificante a Barbie Trucco&Parrucco.

Pinzettiamo per farci le sopracciglia ad ali di gabbiano, trucchiamo gli occhi magistralmente per farli apparire grandi come Bambi spaventato nella selva, estirpiamo i baffi da gatto soriano che ci spuntano nel sottonaso e mettiamo etti e etti di crema antirughe sulle zampe di gallina intorno agli occhi. Ma se non facessimo tutto questo potrebbero ingaggiarci come testimonial del Giardino Zoologico della nostra città.

Un uomo, ripeto, non fa tutto questo. Non ha bisogno di abbellirsi coi trucchi. Se è bello è bello.Se è un cesso è un cesso. Ma se cominciano a sparirvi i trucchi, guardate con più attenzione l’uomo che frequentate. E se non vedete niente, fategli almeno domande sul suo passato.

Le tette.

Tasto dolente per la sottoscritta in quanto sprovvista del doppio attributo, infatti mi rivolgo a chi è come me. Grazie ai nuovi reggiseni sul mercato anche noi taglieri possiamo sfoggiare almeno, e dico almeno, una seconda. Se poi rubiamo il cotone dal cassetto della nonna (che lo usa per disinfettarsi prima delle iniezioni) e ce lo ficchiamo nelle coppe, possiamo tranquillamente arrivare a una terza.

Un uomo no. Non può ingigantirsi proprio niente. E spesso e volentieri quando, in un tango appassionato, sentiamo per così dire…una certa pressione, è il cellulare ficcato nella tasca anteriore.

La guaina per la pancia.

Se la tua pancia è flaccida come un canotto sgonfio o così prominente da usarla come leggio quando sei sdraiata a letto, esistono le guaine per schiacciarla a dovere. Nel frattempo boccheggi come una trota sulla sponda di un fiume, ma son dettagli.

A un uomo un po’ di pancetta dona. Almeno dicono.

Diciamocelo va, che è meglio, che qui le tartarughe le vediamo solo in tivù, nella vita reale sono tutte estinte.

Il lato B.

Anche qui quei gran cervelloni di intimo mi hanno inventato la mutanda che rimodella e trasforma il ciapet. Promettono un lato B alla Jennifer Lopez anche se parti da una base alla Marisa Laurito.Sì, e io son Naomi Campbell.

Un uomo non si metterebbe mai una mutanda per rimodellare il paraurti e se lo dovesse fare, vi prego, chiedete il divorzio.

I tacchi.

Se la canzone che ti dedicano sempre alle feste è Papaveri e papere di Nilla Pizzi, puoi sempre raggiungere un’altezza ragguardevole semplicemente indossando il famoso tacco12.

Che ti slancerà e ti farà svettare felice accanto al tuo partner.

Un uomo, a meno che non sia Prince, non porta i tacchi. E nano resta.

Al massimo, se vivete negli Stati Uniti, il giorno del ringraziamento porterà un tacchino.