Parliamo di fiori per il matrimonio: sì? No? Quanto spendere? A chi rivolgersi? Ecco cosa pensa Federica, la nostra inviata che esprime un punto di vista “moderato”, tra innovazione e tradizione
I fiori e le decorazioni sono uno tra gli elementi essenziali per creare la giusta atmosfera per una cerimonia che si rispetti!
Io inizierei con la scelta del colore sia delle composizioni sia per i palloncini rispettando, come sempre e per quanto possibile, i gusti di entrambi. Preferirei qualcosa di molto semplice sia per casa mia, sia per quella del mio futuro marito. Per l’esterno della chiesa, il luogo del ricevimento e i tavoli del banchetto, accompagnerei ai fiori delle composizioni di palloncini colorati dando cosi un tocco di originalità senza appesantire troppo l’ambiente. L’addobbo all’interno della chiesa dovrà essere invece “in armonia” con il bouquet e con i fiori che decoreranno la macchina. Per quanto riguarda il bouquet da sposa, ho letto che un tempo la tradizione voleva che fosse la madre dello sposo a sceglierlo e a regalarlo alla futura nuora per il giorno delle nozze. Anche se la trovo una tradizione molto graziosa, preferirei scegliere personalmente il tipo di bouquet perché ritengo rifletta la personalità della sposa e credo sia, insieme all’abito che sceglierò, l’ altra sorpresa destinata al mio futuro marito. Immancabile ovviamente in formato mini e esattamente identico a quello della sposa solamente un po’ più piccolo, destinato al famoso lancio del bouquet!
Ecco cosa pensa invece Ilaria, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente tradizionalista.
Sia che si tratti di rito civile che di rito religioso, per un matrimonio perfetto gli addobbi floreali svolgono un ruolo decisamente importante. Si deve riuscire a conciliare molti fattori, tra i quali il gusto personale, il budget a disposizione e, soprattutto, le eventuali restrizioni poste in essere! Può succedere, infatti, che il comune, la Chiesa o anche la location impongano scelte importanti come il numero massimo di composizioni da utilizzare, i luoghi in cui posizionare gli addobbi, ecc: è bene, perciò, parlare prima con il prete, l’ufficiale comunale o il ristorante e, solo in un secondo momento, con il fioraio! Da parte mia credo che un ottimo allestimento non dipenda dal numero o dalla quantità di fiori scelti, ma dall’ottima collocazione degli stessi! Pensiamo ad esempio ad una Chiesa (o ad una sala comunale) piccola: una eccessiva quantità di fiori rischierà di risultare troppo pesante!
Viceversa i fiori rischiano di perdersi in una sala più ampia, rendendola sgradevolmente spoglia! Il “trucco” è quello di collocare le composizioni migliori in quei punti che più facilmente vengono ripresi dal fotografo (l’ingresso, l’altare, e la zona dove è posizionato il registro delle firme), e utilizzare delle piante dall’ampio fogliame per le altri zone (magari prendendole semplicemente in fitto dal fioraio!). Un altro punto da considerare per tenere il budget a livelli non eccessivamente alti è il periodo in cui viene celebrato il matrimonio: utilizzare fiori di stagione, infatti, è più economico rispetto a quelli coltivati al di fuori del loro periodo naturale!
Inserire poi dei ramoscelli di erbe, foglie larghe o spighe contribuisce a riempire una composizione floreale con un numero di fiori minore, e quindi a costo inferiore, senza diminuirne l’effetto! Ma i fiori non sono l’unica soluzione per un addobbo perfetto: un’usanza che oggi diventa sempre più comune è quella di utilizzare, in sostituzione o in concomitanza con quelle floreali, le composizioni di palloncini. Si possono creare allestimenti combinando palloncini di diverse forme, colori e misure, dando libero spazio alla fantasia!
Io trovo che questa nuova tendenza, peraltro ancora un po’ costosa rispetto ai tradizionali fiori, sia molto originale, simpatica e anche “scenografica”, ma meno romantica rispetto ai classici allestimenti floreali! Sarò controtendenza, ma per quanto con i palloncini ormai si crea davvero di tutto, nulla potrà eguagliare l’atmosfera data dai fiori: i colori, la delicatezza e i profumi che sprigionano i fiori, soprattutto in Chiesa, non possono, a parer mio almeno, essere sostituiti dai palloncini!
Le sensazioni olfattive provate, ad esempio, all’ingresso in Chiesa, mentre in sottofondo suona la marcia nuziale, vi assicuro, restano nella mente della sposa per molto, moltissimo tempo!
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Ecco cosa pensa invece Laura, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente moderno.
Avere un punto di vista “moderno” riguardo l’addobbo floreale in un matrimonio e varie altre decorazioni, come palloncini e coriandoli, è un pochino difficile, dato che per esempio nell’immaginario collettivo non esiste sposa che si rispetti senza il suo bouquet e sposo senza lo stesso rametto che esce dal taschino. Per non parlare dell’addobbo della chiesa o della sala comunale, dei tavoli per il buffet, delle stesse sedie, di ogni angolo disponibile che in un giorno così particolare si ha voglia di far assumere un’aria festosa.
Ultimamente, poi, tra i vari rafforzativi di un festeggiamento nuziale in grande stile ci sono anche altri tipi di decorazioni, come palloncini, festoni, che sembrano aver soppiantato la sobrietà di qualche tempo fa. Un mio cugino ad esempio, sposatosi la settimana scorsa, ha voluto che all’uscita della cappella dove si è svolto il rito, scoppiassero in testa sua e della sposa una serie di palloncini colorati pieni di coriandoli, rendendo così inutile il tradizionale lancio del riso che, diciamocelo, a parte essere un alimento e quindi far nascere qualche remora di questi tempi, fa anche parecchio male se ricevuto in faccia da una mano troppo energica!
Quel che però è interessante, a parte le tendenze della moda sulle decorazioni, è il linguaggio dei fiori, universale e sempre attuale e al quale è bene dare uno sguardo prima di scegliere quali corolle decoreranno le nostre nozze.
Per quanto mi riguarda, io lascerei da parte le rose, sia troppo impegnative come quella bianca (purezza), rosa (affetto) o gialla (gelosia), sia perché non mi va tanto che la sposa, magari una donna moderna che fa le sue mille battaglie quotidiane all’improvviso si trasformi in una delicata e ingenua damina d’altri tempi. Attenzione anche al girasole, sinonimo di falsità, all’ortensia (freddezza e solitudine) al papavero (oblio e lentezza). Meglio invece la calla, che definisce di bellezza sontuosa chi la possiede (non è la sposa la donna più bella del mondo, almeno per quel giorno?), il tulipano che urla amore e passione, e infine la peonia, simboleggiante il matrimonio felice.
Io a questo punto avrei già pronto il mio mazzolino beneaugurante, ma fate attenzione a non volerlo conservare a tutti i costi, una volta andai a casa di una signora che lo teneva sotto spirito… niente di più triste. Godetevi i vostri bellissimi fiori che quel giorno saranno lì per dare bellezza alla vostra festa, ma accettate che comunque appassiscano e restino a far parte delle foto e dei vostri ricordi.
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