Bentornate a tutte le future sposine e non che ci leggono con tanto affetto!
Questa settimana, le nostre tre ragazze ci parleranno di un aspetto molto importante nell’organizzazione del matrimonio.
Parliamo infatti di TESTIMONI: quanti, come sceglierli e perchè scegliere certe persone al posto di altre per ricoprire questo ruolo.
Ecco cosa pensa Federica, la nostra inviata che esprime un punto di vista “moderato”, tra innovazione e tradizione:
Fonte foto: monciccioecinziawedding.blogspot.it
La scelta dei testimoni è una delle decisioni più difficili da affrontare. Personalmente, durante una giornata cosi importante, vorrei al mio fianco una persona che abbia un ruolo speciale nella mia vita, che conosca me e magari anche il mio futuro marito. Affiderei questo “incarico” a qualcuno che riuscirà ad essere presente nella nostra vita anche successivamente al matrimonio proprio perché, assumendo questo ruolo, si accetta di testimoniare l’amore degli sposi sia davanti a Dio, per chi, come me, ha preferito il rito religioso, ma anche nella vita quotidiana. Detto ciò, sono sicura, la mia scelta sarà fatta ascoltando unicamente il mio cuore, tralasciando stupide tradizioni o aspettative tra parenti e amici. Io sono un po’”estremista”: il matrimonio è mio e devo fare le mie scelte senza farmi influenzare!
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Ecco cosa pensa invece Ilaria, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente tradizionalista.
Che si tratti di rito religioso o civile, la figura dei testimoni è di fondamentale importanza, sia dal punto di vista legale, sia dal punto di vista affettivo.
Iniziamo subito dicendo che i testimoni, per legge, devono essere maggiorenni e nel numero di due (uno per parte), anche se spesso (ed è il mio caso) si tende ad averne quattro…o anche più!! Ma, mentre sull’altare o presso il tavolo dell’ufficiale di stato civile, di posto ce ne è per molte persone, solo quattro possono firmare il registro in Chiesa, e solo due in Municipio. Quindi, se il numero di testimoni risulta essere superiore, c’è il rischio che si possa creare imbarazzo quando quelli “in più” si accorgono di non poter apporre la firma come gli altri.
Personalmente credo che la scelta dei testimoni sia molto importante e, sebbene la tradizione vuole che questi facciano regali “importanti” agli sposi (e ne ricevano di altrettanti importanti in cambio), non bisogna essere mossi da motivazioni opportunistiche (il conoscente importante, il capoufficio, la zia ricca, ecc, ecc), ma valutare innanzitutto l’aspetto affettivo, oltre alla reale felicità del prescelto di rivestire un compito così importante. Oltre al ruolo meramente “civile”, i testimoni devono, a parer mio almeno, essere persone vicine alla coppia, che abbiano visto, se non nascere, almeno crescere l’amore e la decisione di avviarsi verso un passo così importante come il matrimonio, aiutare gli sposi nell’organizzazione dello stesso e supportarli nei momenti di stress e/o sconforto così frequenti nei mesi che precedono il grande giorno!
Io e mio marito abbiamo voluto 4 testimoni, tutti importantissimi nelle nostre vite: una mia collega/amica ( che, per varie ragioni, mi è stata vicinissima in un particolare momento della mia vita), una delle mie due sorelle (quella più piccola, semplicemente perché più libera da impegni lavorativi in quel periodo), e i suoi due fratelli! Tutte persone con le quali abbiamo condiviso qualcosa di importante, di cui ci fidiamo ciecamente ma soprattutto, e questo credo sia di fondamentale importanza nella scelta dei testimoni, tutte persone il cui compito non si limita certo ad una semplice firma su un registro!
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Ecco cosa pensa invece Laura, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente moderno.
Fonte immagine: donna-femminile.com
Dal vocabolario d’italiano si ricavano diverse definizioni di testimone: 1 la persona che assiste a un fatto o ne è comunque a diretta conoscenza; 2 teste; 3 chi o ciò che si invoca per comprovare la verità, la validità di qualcosa; 4 ciò che attesta l’esistenza di qualcosa; testimonianza; 5 bastoncello che nelle corse podistiche a staffetta viene consegnato da un atleta al successivo della stessa squadra, per testimoniare l’effettiva continuità fra le diverse frazioni della gara.
Sono tutte declinazioni interessanti per avvicinarsi a una figura cruciale nella celebrazione del matrimonio e per sceglierle secondo me è bene partire proprio da queste. Come nella prima definizione, a testimonianza che la cerimonia si svolge effettivamente, sceglierei una persona affidabile, per esempio un amico di famiglia o un parente stretto. Riguardo la seconda definizione, ci vorrebbe una persona sincera e obiettiva e della cui limpidezza di giudizio io mi fidi profondamente, ad esempio una sorella o un fratello. Se invece, come nella terza definizione, a un certo punto avessi necessità di chiamare una persona per farmi supportare e aiutare, sceglierei senz’altro la mia migliore amica, quella che mi ha visto crescere e ricorda cose che io posso anche aver rimosso. La quarta definizione è più difficile, perché si riferisce a un oggetto e non a una persona; ma se così dovesse essere, anche se non è propriamente un testimone, sarebbe un figlio o l’idea ancora in bozzo di esso. Quale testimonianza più forte infatti se non ciò che l’amore fa nascere? Infine, per rispettare la quinta definizione, vorrei una persona amica che ha già celebrato il proprio matrimonio e che mi possa passare un po’ di forza e fiducia in questo gesto così significativo.
E’ vero, questo non è altro che un gioco attraverso il vocabolario, scegliere sul serio le persone che ci staranno a fianco prima, durante e dopo il matrimonio non è cosa a volte semplicissima… ricordo che al mio paese il testimone (che fosse della comunione, della cresima o del matrimonio, anche se chiamato con nomi diversi) aveva un ruolo costante nella vita della coppia, come in quella del bambino o ragazzino che prendeva i sacramenti. Almeno un paio di volte all’anno lo s’invitava a pranzo o a una festa e si stava insieme, nei casi migliori prendeva fattivamente parte alle vicende familiari di cui aveva visto l’origine.
Di certo, per riassumere, io sceglierei solo persone molto care di cui abbia profonda e vera fiducia e che, in un caso estremo, avessero anche il coraggio di dirmi: non farlo, non è la persona giusta per te, lasciandomi comunque libera di scegliere e semmai anche di sbagliare.
Dopo queste riflessioni, io una persona ce l’ho già in mente, e voi?
E voi? Come avete scelto i vostri testimoni? E perchè?
Luna
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