Botta e risposta

Ci sono momenti in cui bisogna avere prontezza di spirito e battuta pronta.Tipo quando siete davanti alla ex del vostro partner, a pranzo dalla suocera o siete sole davanti allo specchio. Ebbene sì, perché noi donne siamo capaci di mentire perfino a noi stesse. Come quando compriamo l’ennesima rivista sulle diete sapendo benissimo cosa evitare di mettere nel piatto. Come diceva Fiorella Mannoia Siamo così, dolcemente complicate.

Ma davanti a una complicazione, siamo anche capaci di reagire. Di seguito la prima parte dei  miei suggerimenti per sopravvivere alla nostra donnitudine.

Scopri un capello bianco sulla tua criniera?Quel capello che bastardamente sbrilluccica sugli altri?

Ecco quello che devi pensare per autoconvincerti:

-E’ un brillantino che mi è rimasto in testa dal veglione di capodanno.

-Mi ci ha sbavato una lumaca domenica mattina mentre facevo giardinaggio.

-E’ stato un raggio di sole che rimbalzando sul vetro riflette sullo specchio, illumina il mio orecchino, che di rimando lo rispedisce alla navicella madre sulla luna,che grazie a un satellite lo spara sulla parabola della villetta qua a fianco, si riflette nello stagno e rimbalza sui miei capelli grazie alla finestra aperta del bagno, scovando proprio l’unico capello biondo che ho. Grazie a questo effetto sembra bianco. Ho detto sembra.

Qualcuno ti fa notare (magari tua suocera) una ruga in mezzo alla fronte che fino a ieri non c’era?

Ecco come devi reagire:

-”Non è una ruga ma una cicatrice alla Harry Potter. Sono una predestinata. E se insisti a dirmi che è una ruga ti faccio fuori che manco Voldemort.”

-”Sì è una ruga, ma a casa ho un cucciolo di Shar Pei. Come che c’entra? E’ per fare pendant con la bestiola.”

-”Non è una ruga vera, è una ruga di espressione che mi si vede solo quando corrugo la fronte perché mi si dice delle minchiate. La stai vedendo? Okay, l’hai detto tu.”

Ti spunta un brufolo sul naso prima di un appuntamento? Niente paura, puoi camuffarlo, tipo:

-Metti un velo da orecchio a orecchio, metti le scarpe a punta e fatti chiamare Yasmine. Improvviserai una danza del ventre al cospetto dell’amato. Lui non sarà Aladdin ma non si può avere tutto nella vita.

-Indossa un vestito trasparentissimo con incorporato un bel push up. L’importante è distogliere lo sguardo dal viso. Se il brufolo è particolarmente evidente uscirei senza push up. E anche senza vestito.

-Uscire con un rosario e alla domanda “E’ un brufolo?”, rispondere “No.Una stigmate.A me vengono sul naso”. La frase è perfetta se state uscendo per festeggiare 30 anni di matrimonio. Da una Santa questo e altro.

Vieni beccata dal tuo compagno mentre sbirci il venticinquenne a torso nudo che stende il bucato sul terrazzo davanti al tuo? Niente paura, basta una battuta pronta.

-”Caro, non trovi che quel ragazzo somigli in modo impressionante a mio cugino?Paro paro. Lo guardavo apposta. Sembra proprio lui. Che faccio, lo chiamo?”

-”No, non sto fissando quel ragazzo.Sto apprendendo nuovi metodi di stenditura. Ecco, lo sto facendo per te, per farti trovare le tue camicie perfette”

-”Amore, hai per caso un binocolo? Sono interessata alla vita delle rondini. Come da quando?Da ora!”

Dite che gli ultimi suggerimenti non sono proprio da manuale di sopravvivenza? Quando avrete di questi pensieri in menopausa, ne riparliamo.

E voi, che scuse trovate?