Questa settimana vorrei descrivervi un’altra professionalità che troppo spesso è erroneamente accomunata a quella dello psicologo ed anzi a volte è usata come sinonimo: il COUNSELOR.
Per prima cosa… CHI E’ IL COUNSELOR?
Rubiamo la definizione dalla S.I.Co. (Società Italiana Counseling):
“Il Counselor è la figura professionale che, avendo seguito un corso di studi almeno triennale, ed in possesso pertanto di un diploma (…), è in grado di favorire la soluzione di disagi esistenziali di origine psichica che non comportino tuttavia una ristrutturazione profonda della personalità. L’intervento di Counseling può essere definito come la possibilità di offrire un orientamento o un sostegno a singoli individui o a gruppi, favorendo lo sviluppo e l’utilizzazione delle potenzialità del cliente. All’interno di comunità: ospedali, scuole, università, aziende, comunità religiose, l’intervento di Counseling è mirato da un lato a risolvere nel singolo individuo il conflitto esistenziale o il disagio emotivo che ne compromettono una espressione piena e creativa, dall’altro può inserirsi come elemento facilitante il dialogo tra la struttura e il dipendente”.
Non aiuta quindi ad azzerare il problema o trovare una soluzione ma è un attivatore di cambiamento, un riorganizzatore di energie cognitive, emotive, strategiche, perchè non dimentichiamoci mai che in ogni persona risiedono delle potenzialità che gli permettono di sfruttare l’aiuto ricevuto e farlo diventare una propria risorsa.
La competenza del counselor non è misurabile tanto dal suo livello di conoscenza del problema portato dall’interlocutore, quanto dalla sua capacità di offrire un orientamento o un sostegno al fine di far riemergere o sviluppare i residui di competenza che la persona stessa può mettere in gioco per affrontare positivamente quel problema. Aiuta quindi a ristrutturare la situazione problematica rimettendo in luce competenze e qualità offuscate dallo stesso problema.
In questo caso la persona che si rivolge al counselor è come un bambino che vuole fare un puzzle ed ha perso i pezzi dentro ad un grosso baule pieno di tanti altri giochi ed il counselor è l’amico che aiuta il bambino a “smucinare” nel baule e trovare tutti i pezzi da mettere al posto giusto! 🙂
Il counselor conosce quindi l’animo umano ed è un esperto di comunicazione e di relazione che facilita un percorso di autoconsapevolezza ed ascolta empaticamente: doti che gli permettono di aiutare nella costruzione di strategie basate sulle proprie risorse, a formulare ipotesi e prendere decisioni.
Vorrei sottolineare che “aiuta” l’altro… non fa il lavoro al posto suo! Al cliente è sempre riconosciuta capacità di giudizio e di decisione.
La differenza con lo psicologo è che il counselor non fa psicoterapia, non mette in atto strategie o tecniche per operare “cure psicologiche” ma sostiene e riattiva l’equilibrio del cliente in modo che risolva i suoi problemi attingendo dalle proprie risorse personali mettendolo in stretto contatto con sé stesso ed ascoltandolo in modo attento ed imparziale in un’ottica educativa, non terapeutica.
Per il counselor è comunque essenziale la presenza di una buona dose di sincerità perché, al fine di poter offrire un servizio professionale, è necessario riconoscere i loro propri limiti e soprattutto le risorse disponibili nella comunità per ammettere, se più corretto e funzionale, quando sia più giusto inviare il cliente ad un altro professionista.
E’ quindi un professionista che si ferma più in superficie rispetto ad uno psicologo e che non può spingersi troppo oltre nella cura del disturbo.
Infine, come abbiamo già detto, per poter proporre una psicoterapia, lo psicologo deve essere laureato e specializzato e questa è un’altra differenza con il counselor poichè, quest’ultimo svolge invece un percorso formativo fatto di corsi di formazione e di perfezionamento.
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Prima di affidarvi ad un professionista proprio del settore “psicologico”, informatevi sui suoi titoli, sulle sue caratteristiche professionali e soprattutto domandatevi di cosa avete bisogno!
Quando si tratta di voi e della vostra salute, non si può risparmiare ma è necessario scegliere il meglio!
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Per qualsiasi ulteriore domanda, non esitare a contattarmi scrivendomi qui: psicologia@tentazionedonna.it
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Per chi volesse approfondire:
- Danon M., Counseling. L’arte della relazione di aiuto attraverso l’ascolto e l’empatia, 2009, Red Edizioni;
- Littrell J.M., Gerardi L., Counseling in azienda. Grandi risultati con le persone, con piccoli passi, 2010, L’Airone Editrice Roma;
- Reddy M., Il counseling aziendale. Il manager come counselor, 1994, Sovera Edizioni;
- Di Fabio A., Lemoine C., Bernaud J.L. (a cura di), Accompagnamento professionale e counseling degli adulti, 2008, Hoepli.
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